Dopo di noi, approvata la legge

Martedì 14 giugno, alla presenza di oltre quattrocento Onorevoli, la Camera ha approvato in via definitiva la legge “Dopo di noi”, sostenuta dal Partito Democratico e richiesta da numerose famiglie con figli o parenti prossimi disabili gravi, per garantire a questi ultimi la giusta assistenza anche a seguito della scomparsa dei propri cari.

Una legge che introduce misure a tutela di disabili gravi, durante e dopo la scomparsa dei genitori, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata. Si parla di aumento delle tutele e potenziamento dei diritti delle persone disabili, muovendosi nel solco dell’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che riconosce l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e di scegliere dove e con chi vivere. A tal fine, è prevista l’introduzione di un Fondo che finanzierà, tra gli altri, lo sviluppo di programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone disabili.

E’ la prima volta che vengono stanziate risorse strutturali per politiche di aiuto concreto e misure integrate, mettendo la persona disabile al centro di un progetto individuale, per un totale di 270 milioni di euro.

Questo il commento degli esponenti del PD:

Un traguardo importante verso un welfare più moderno, che colma una lacuna e restituisce serenità, autonomia e inclusione sociale. L’obiettivo è quello di una progressiva presa in carico della persona con disabilità già durante l’esistenza in vita dei genitori e con il suo pieno coinvolgimento nelle scelte di vita.

 La persona al centro e prima di tutto!

 

Ecco un video che spiega e riepiloga le novità introdotte dalla legge:

Allegati
Dossier
Testo del DDL

70^ ed. Sagra del Riso a Villimpenta di Mantova

Una bellissima giornata quella di oggi, a Villimpenta in provincia di Mantova, per celebrare la 70ma edizione della Sagra del Riso. Gli Onorevoli Paola Boldrini e Vincenzo D’Arienzo, in compagnia dei componenti dell’Associazione Italiana Sindorme Fibromialgica  di Verona, del vice presidente nazionale Egidio Riva e della referente Maria Grazia Rinaldi, si sono uniti al Sindaco di Villimpenta, all’Assessora di Gazzo Veronese e a tutti gli amici intervenuti per trascorrere insieme una piacevole giornata. Occasioni queste uniche e preziose, per conservare la tradizione e allo stesso tempo riflettere su tematiche importanti come la Sindrome Fibromialgica, una malattia invalidante ma non ancora riconosciuta cronica e dalla quale circa 2 milioni di italiani sono affetti. L’obiettivo è quello di capire come portare avanti in Parlamento gli impegni presi a favore dell’AISF, affinché la fibromilagia venga riconosciuta.

Villimpenta (MN). 70esima edizione della "Festa del Risotto"

Ecco alcune immagini:

 

 

Convegno di Medicina di Genere a Parma

Presso il Centro Congressi del Ospedale di Parma si è tenuto oggi un approfondimento sulla medicina di genere, un tema del quale per fortuna si parla sempre più spesso grazie alla proposta di legge che vede come prima firmataria Paola Boldrini, intervenuta personalmente durante l’incontro, e altri colleghi Onorevoli. Un confronto fondamentale quello cui hanno preso parte l’Onorevole Patrizia Maestri, il Segretario Generale SPI CGIL di Parma Paolo Bertoletti, la responsabile coordinamento donne pensionate SPI CGIL Parma Edda Furini, responsabile regionale del coordinamento donne pensionate SPI CGIL ER Gabriella Dionigi, Antonella Vezzani CUG azienda ospedaliera universitaria di Parma AIDM, la responsabile Sanità Funzione Pubblica CGIL Parma Rosalba Calandrachecco, il Direttore Generale dell’azienda opedaliera universitaria di Parma Massimo Fabi e la Direttrice Generale dell’AUSL di Parma Elena Saccenti. Una delle tante iniziative per uscire finalmente dall’indeterminatezza di una realtà sanitaria che troppo spesso non ha saputo, soprattutto in passato, affrontare con sufficiente sensibilità e cognizione di causa le fisiologiche diversità di genere che, se non considerate, possono ripercuotersi sulla salute delle persone, in particolare delle donne. Il diritto a ricevere cure adeguate e soddisfcenti è sancito dalla Costituzione, per cui è doveroso operare al fine di eliminare il più possibile le diseguaglianze nell’approccio terapeutico.

La realtà sanitaria parmense, in linea con quanto si desidera proporre attraverso questa proposta di legge, si è dimostrata preparata e attenta a perseguire indicazioni che suggeriscono la via per un approccio di genere in medicina. A questo proposito, l’intervento della Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Universita di Parma, prof.ssa Lorella Franzoni, ha puntualmente chiarito come il corso di Laurea già preveda insegnamenti interdisciplinari sulla medicina di genere, benchè per ora opzionali. Tuttavia, oltre all’impegno locale, è necessario un progetto nazionale, a livello normativo, in grado di fornire linee guida che possano essere uniformemente seguite da tutte le Regioni, obiettivo per il quale l’Onorevole Boldrini e colleghi si stanno adoperndo direttamente in Parlamento, attraverso una proposta di legge.

L’evento è stato organizzato dal Coordinamento Donne pensionate SPI CGIL di Parma e dalla sua Responsabile Edda Furini.

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“Ecco la mia legge sulla medicina di genere”

Boldrini (PD): “Ecco la mia legge sulla medicina di genere”. Dal Patto per la Salute alla ricerca e alla formazione, fino alla cura

La parlamentare democratica, membro della Commissione Affari Sociali della Camera, è la prima firmataria di una proposta legislativa che ha l’obiettivo di applicare e diffondere il tema della medicina di genere, mediante divulgazione, formazione e indicazioni pratiche riguardanti la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la cura. Spazio, inoltre, ad un eventuale revisione delle norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro. IL TESTO

Promozione e diffusione della medicina di genere a livello di formazione, ricerca, prevenzione e cura. Questo l’obiettivo che si pone una proposta di legge sul tema presentata a prima firma da Paola Boldrini (Pd), cui seguono, tra le altrie, quella del responsabile sanità Federico Gelli, della capogruppo in Affari Sociali Donata Lenzi e della vice presidente dell’Assemblea nazionale del partito Sandra Zampa. 

Nei nove articoli che compongono il testo, si propone l’inserimento della medicina di genere all’interno del Patto della Salute, l’istituzione di un Osservatorio nazionale dinamico e, ancora, l’attivazione di corsi universitari interdisciplinari finalizzati alla conoscenza e all’applicazione dell’orientamento alle differenze sessuali e di genere nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura.

“La mia proposta di legge – scrive Boldrini inroducendo il testo della pdl – intende dare per acquisito che l’approccio di differenza sessuale e di genere nella ricerca, prevenzione, diagnosi e cura rappresenta un’innovazione tendente a massimizzare l’equità e l’appropriatezza dell’assistenza nel pieno rispetto del diritto alla salute, tutelato dall’articolo 32 della Costituzione, e analizza e riordina le attribuzioni di funzioni in tal senso, per rendere operativa e concreta l’innovazione di approccio”.

Di seguito un’analisi del testo articolo per articolo.

All’articolo 1 si spiega che le finalità della legge sono l’applicazione e alla diffusione della medicina di genere, mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie inerenti la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la cura basate sulle differenze derivanti dal sesso e dal genere.

All’articolo 2 si prevede che il ministro della Salute, d’intesa con le Regioni, inserisce tra gli obiettivi del Patto per la salute la promozione e il sostegno alla medicina di genere quale approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche promuovendo:
a) progetti di ricerca biomedica, farmacologica e socio-psicologica selezionati tramite l’indizione di bandi nazionali, finanziati dallo Stato;
b) progetti di ricerca biomedica, farmacologica e socio-psicologica, sottoposti alla valutazione dei comitati etici per la ricerca regionali e locali;
c) l’adozione di linee guida attente al genere per la pratica clinica delle diverse patologie;
d) l’adozione da parte delle aziende sanitarie locali e ospedaliere di obiettivi divulgativi, formativi e clinici di medicina di genere;
e) la sensibilizzazione delle riviste scientifiche ai fini dell’accreditamento di pubblicazioni attente al genere.

L’articolo 3 incarica il ministro della Salute di coordinare i rapporti con tutti i soggetti coinvolti. Avvalendosi dell’Istituto superiore di sanità, il ministro dovrà finanziare annualmente progetti di ricerca basati sulle differenze di sesso e di genere, promuovere il recepimento di tali progetti presso i comitati etici per la ricerca regionali e locali ed emanare apposite raccomandazioni finalizzate all’elaborazione delle linee guida cliniche della medicina di genere.

Avvalendosi poi dell’aiuto dell’Agenas, il ministro della Salute dovrà promuove la progettazione e l’attuazione di piani sanitari e di prevenzione regionali, che tengano conto del genere, istituire registri pubblici sulla violenza di genere, stabilire che il genere sia inteso come indicatore sia clinico sia organizzativo, da inserire nei piani della valutazione della qualità delle aziende sanitarie locali e ospedaliere, incaricare la Commissione salute della Conferenza delle regioni di approfondire sistematicamente il tema.

Inoltre, previo parere dell’Aifa, il ministro della Salute dovrà emanare apposite raccomandazioni affinché le sperimentazioni cliniche dei farmaci e dei dispositivi medici siano condotte su campioni di popolazione selezionati in base al genere, in modo paritetico.

All’articolo 4 viene prevista l’istituzione dell’Osservatorio nazionale dinamico per la medicina di genere con il compito di raccogliere, coordinare e trasferire dati epidemiologici e clinici al fine di assicurare il raggiungimento dell’equità nel diritto alla salute.

L’articolo 5 affronta il tema formazione. Qui si dispone che il ministro della Salute, d’intesa con il ministro dell’Istruzione, debba predisporre un Piano formativo nazionale per la medicina di genere che prevede l’attivazione di corsi interdisciplinari finalizzati alla conoscenza e all’applicazione dell’orientamento alle differenze sessuali e di genere nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura.

L’articolo 6 prevede che il ministro del Lavoro, d’intesa con il ministro della Salute, proceda a una valutazione e a un’eventuale revisione delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro in un’ottica di genere.

All’articolo 7 si dispone che il Ministro della salute, previo parere dell’Istituto superiore di sanità e in collaborazione con l’Agenas, con le aziende sanitarie e con le associazioni e fondazioni attive nel settore della medicina di genere, promuova azioni informative e di divulgazione scientifica sulla medicina di genere a livello locale, regionale e nazionale.

Le disposizioni attuative della legge vengono affrontate all’articolo 8.

Infine, l’articolo 9 affronta il tema delle clausole di invarianza finanziaria.

(Fonte: Quotidiano Sanità)

Allegati
Proposta di legge

Convegno “Medicina e salute di genere, percorsi normativi, istituzionali e di ricerca” all’Universita di Pisa

Questa mattina, si è svolto, presso l’Università di Pisa, il Convegno dal titolo “Medicina e salute di genere, percorsi normativi, istituzionali e di ricerca“, nel corso del quale l’On. Paola Boldrini ha presentato la sua proposta di Legge sulle “Disposizioni per favorire l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere“.

Per saperne di più, cliccare qui.

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Programma completo
“Ecco la mia legge sulla medicina di genere”

16 – 22 maggio 2016

 16 – 22 maggio 2016

 Questa settimana ha visto innanzitutto la sottoscrizione da parte mia e di altri 40 deputati dell’interrogazione parlamentare di Patrizia Maestri, a seguito degli episodi accaduti a Parma durante il mese di maggio, quando alcuni esponenti di Casa Pound e di Blocco studentesco hanno appeso alle cancellate di alcuni istituti superiori striscioni riportanti scritte contro la Resistenza. Si tratta di manifestazioni preoccupanti di stampo fascista, che non possono e non devono passare inosservate.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/interrogazione-scritta-sui-fatti-di-parma

Negli stessi giorni, io e i colleghi Antonio Boccuzzi e Marco Miccoli siamo scesi in piazza ad offrire il nostro supporto ai lavoratori di Agile ex-Eutelia, a seguito dell’invito ricevuto da Marco Coghi, anch’egli ex dipendente di Ferrara. Obiettivo dei manifestanti, successivamente incontrati alla Camera dei Deputati insieme al Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, la ripresa del dialogo al fine di trovare soluzioni convincenti per lavoratrici e lavoratori ancora oggi senza prospettive.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/sostegno-ai-lavoratori-alle-lavoratrici-agile-ex-eutelia

Ma questa era anche, e per me soprattutto, la settimana del quarto anniversario del violento sisma che ha scosso l’Emilia nel 2012, provocando ingenti perdite e segnando profondamente un intero popolo. A 4 anni di distanza da quei drammatici giorni di maggio il dolore non è certamente scomparso, ma ha lasciato spazio all’operatività e a un sistema unico ed efficiente, che ci ha permesso di ripartire e ricostruire. Ancora una volta provo orgoglio e soddisfazione nel far parte di un popolo in grado di rinascere dalle proprie macerie, trovando la forza per rialzarsi invece di arrendersi.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/sisma-er-dopo-4-anni

Infine, questi 7 giorni si sono conclusi con un momento di celebrazione, la decima Festa del Volontariato di Argenta, in provincia di Ferrara, alla quale ho partecipato incontrando un gruppo di Volontari che sostengono l’associazione di Fibromialgici.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/festa-del-volontariato-ad-argenta

09 – 15 maggio 2016

09 – 15 maggio 2016

Una settimana certamente ricca di eventi importanti, alcuni sintomi di svolta epocale, ma tutti volti a trasformare l’Italia in un Paese capace di offrire integrazione e pari considerazione a tutti.

La settimana si è aperta martedì 10 maggio con la presentazione presso la Camera dei Deputati della proposta di Legge che mi vede promotrice e prima firmataria, insieme ad altri parlamentari, per promuovere un approccio di genere alla medicina, in grado di assicurare gli interventi e le cure adeguate – come garantito dalla Costituzione – anche e soprattutto considerando le fisiologiche differenze tra uomini a donne, che determinano differenti manifestazioni patologiche, nonché diverse reazioni ai farmaci.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/conferenza-stampa-presentazione-proposta-di-legge

Sempre in questa direzione, l’intervento organizzato giovedì 12 maggio in occasione della giornata mondiale dedicata alla fibromialgia, durante il quale abbiamo ascoltato il presidente dell’AISF – Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica insieme a una delegazioni di associati. Obiettivo principale: sensibilizzare le istituzioni riguardo il riconoscimento della Sindrome Fibromialgica come malattia cronica, da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Sono infatti 2 milioni gli Italiani affetti da questa patologia e costretti a fronteggiarla quotidianamente.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/giornata-mondiale-della-fibromialgia

Ma questa settimana ha visto in particolare il raggiungimento di un traguardo storico, che stiamo perseguendo da anni ormai, e che finalmente vede portare a compimento un passo concreto. Mercoledì 11 maggio il Parlamento ha approvato la legge sulle unioni civili, per offrire una valida alternativa al matrimonio a coppie omosessuali ed eterosessuali, disciplinando inoltre le convivenze di fatto. Essa entrerà ufficialmente in vigore dal 5 giugno 2016.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/unioni-civili-finalmente-i-diritti-che-non-cerano

Sabato 14 maggio, rientrata in territorio ferrarese, ho partecipato con piacere a un momento molto importante per tutta la comunità di Pontelagoscuro, l’inaugurazione del nuovo Centro Civico, costruito all’interno di spazi concessi dal Comune di Ferrara al Comitato Vivere Insieme e alle Associazioni che ne fanno parte.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/inaugurazione-centro-civico-pontelagoscuro-fe

Domenica 15 maggio infine il PD di Bondeno ha organizzato a Pilastri un pranzo tematico per parlare di Riforme Costituzionali, insieme al segretario provinciale del PD Luigi Vitellio e all’ex presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani.

Per approfondimenti: https://www.paolaboldrini.it/incontro-a-pilastri-di-bondeno.

Porotto, 15esimo Memorial dedicato a Lucio Mongardi

Al 15esimo Memorial dedicato a Lucio Mongardi organizzato dagli Amici di Lucio guidati da Gigi Pasetti in collaborazione con la Polisportiva Vigaranese X Martiri.
Una bellissima giornata di sport nel 70esimo della Repubblica“, questo il commento dell’On. Boldrini in occasione della rassegna giovanile svoltasi questa mattina a Porotto (FE).

Ecco alcune immagini:

 

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News | Vigaranse X Martiri

“Il cielo sopra Ferrara. Astrosamantha, la ricerca e la sicurezza”

Il cielo sopra Ferrara. AstroSamantha, la ricerca e la sicurezza

Venerdì 3 giugno l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti ha partecipato all’inziativa di Unife dedicata a giovani e studenti, con workshop e conferenze presso gli stand interattivi dei Dipartimenti, delle Scuole di Ateneo e dell’Aeronautica.

I 1.500 intervenuti hanno avuto la possibilità di ascoltare il giovane Capitano dell’Aeronautica Militare raccontare la propria epserienza durante la missione Futura, organizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana, e parlare dell’esperimento Drain Brain, ideato e diretto dal prof. Paolo Zamboni, direttore del Centro Malattie Vascolari di Unife e tra i promotori dell’iniziativa ferrarese “Il cielo sopra Ferrara”, insieme al Rettore Giorgio Zauli. Presenti all’incontro anche l’Onorevole Paola Boldrini, il sindaco Tiziano Tagliani, il Comandate del COA di Poggio Renatico Giovanni Fantuzzi, il Direttore di missione Salvatore Pignataro, il prof. Roberto Manfredini.

La Cristoforetti ha raccontato ai molti ragazzi accorsi il lungo percorso che fin da bambina l’ha spinta a desiderare questa avventura, quasi 200 giorni in orbita e la possibilità di godersi ogni giorno sedici albe e altrettanti tramonti.

La collaborazione con il team di Unife guidato dal prof. Zamboni è consistita nel sottoporsi a una serie di esperimenti che potrebbero rivelarsi fondamentali per la telemedicina. Si tratta di studi sull’emodinamica del circolo cerebrale e sulle eventuali complicanze in un ambiente particolare come lo spazio: misurazione con pletismografo di parametri biologici prima non conoscibili e dati trasmessi a distanza grazie a una tecnologia messa a punto proprio a Ferrara.

A colpire, al di là della sua straordinaria esperienza, la grande semplicità e professionalità del Capitano Cristoforetti, capace di coinvolgere il pubblico trasmettendo l’unicità di quanto da lei vissuto pur mantenendo “i piedi per terra”.

Per maggiori dettagli, cliccare qui.

Ecco le immagini:
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Ferrara, celebrazione 70esimo della Repubblica

Ferrara, celebrazione del 70 della Festa della Repubblica, un traguardo raggiunto con il contributo delle donne che hanno partecipato prima alla Resistenza e poi al voto. Nel suo discorso il Prefetto di Ferrara Michele Tortora ha ricordato che il voto delle donne non é stata “una graziosa elargizione” ma un diritto acquisito con la lotta“, queste le parole dell’On. Boldrini durante le celebrazioni del 2 Giugno.