FERRARA, 25 giugno. Cinque milioni di euro per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia. Paola Boldrini (Pd), Vice Presidente della Commissione Sanità in Senato, annuncia che si è passati ai fatti. Incluso nel maxiemendamento della scorsa Finanziaria, il provvedimento è oggi realtà grazie all’ok giunto dalla Conferenza Stato-Regioni. La suddivisione del fondo sarà regionale. Col pensiero anche a Ferrara, nella fattispecie all’Associazione La Fenice, con cui la senatrice ha cominciato un confronto fin dalla precedente legislatura – «quando ancora di questa patologia non si parlava e sembrava inesistente, frutto semmai di depressione e fortemente stigmatizzante per i pazienti» – Boldrini confida ora nell’inserimento definitivo della patologia nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e nell’approvazione entro fine legislatura del DDL da lei presentato, che stabilisce esenzioni e prassi omogenee nel riconoscimento e nella cura. «Oggi la letteratura medica riconosce l’esistenza della Fibromialgia, di cui soffrono oltre 2 milioni di italiani, tra cui oltre 2 mila ferraresi, e colpisce soprattutto donne ma anche uomini e bambini. Questi pazienti – la chiosa – non vanno lasciati soli e non sono invisibili, come spesso si sentono loro. Manca un passo che confido venga compiuto».
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