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Boldrini a Ramaciotti: «Un sostegno convinto. Ora serve un respiro europeista»

Ferrara, 8 luglio. «Nel complimentarmi con Laura Ramaciotti, nuova Rettrice Unife, voglio andare oltre le frasi di circostanza. Ho sostenuto con convinzione la sua candidatura, perché ne conosco le capacità. Il fatto che sia donna, è un valore aggiunto, che segna un cambio di passo e spero possa contribuire alla diffusione di una cultura di genere in tutti i ruoli dell’Ateneo. Coltivo aspettative. La prima, che faccia uscire Unife, quindi il territorio ferrarese,  dal provincialismo in cui si rischia di rimanere, dando a Unife un respiro progettuale europeista, al passo con la transizione ecologica e tecnologica oggi inderogabili e in linea con i dettami del PNRR; che abbia la capacità di fare conoscere le eccellenze Unife, che ci sono, e io spesso ho conosciuto strada facendo, magari a Roma invece che a Ferrara; che valorizzi sempre più il personale tecnico e amministrativo, che costituisce il cuore di ogni struttura organizzativa; che sappia fare coincidere in ogni ambito ambizioni e risultati; che contribuisca a dare contenuti di tipo strategico al Centro Universitario di studi di Medicina di Genere di Ferrara, il primo in Italia, un motivo di vanto per la città. Infine, non per importanza, che dia spazio alle Facoltà Umanistiche, che ci sono ma di cui troppo poco si parla pur avendo un ruolo fondamentale nella formazione degli individui, quindi dei cittadini e della società. Non è un caso che si parli tanto di umanizzazione anche in Medicina. La cultura non è uno slogan. Per combattere l’imbarbarimento che tutti lamentiamo servono risposte efficaci». Paola Boldrini, Vice Presidente Commissione Sanità in Senato