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Boldrini: «Diritto all’oblio per gli ex pazienti oncologici»

ROMA, 8 marzo. Diritto all’oblio per i guariti da tumore. E’ la richiesta, sotto forma di disegno di legge, depositata in Senato dalla ferrarese Paola Boldrini, vice presidente della Commissione Sanità in Senato. Tradotto, il disegno di legge, dal titolo ‘Disposizioni in materia di parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche’, introduce il diritto all’oblio per le persone che si sono ammalate  di tumore e poi sono guarite, in piena sintonia con le richieste del Cancer Plan for Europe. Alla base sta la cosiddetta tossicità finanziaria, ossia la difficoltà per gli ex malati oncologici di accedere a crediti, prestiti, mutui e assicurazioni. «Il che penalizza la capacità di realizzazione e crescita dell’individuo e per le donne in particolare pesa sulla capacità di essere economicamente autonome».  Non solo. Avere avuto il cancro, esclude dalla possibilità di adottare figli. «Con questo testo – spiega Boldrini – si stabilisce che in assenza di recidive da dieci anni, che diventano cinque per chi ha meno di 21 anni, gli ex malati oncologici sono da reputarsi guariti, quindi con gli stessi diritti di chi non ha dovuto combattere con la malattia oncologica». In sintesi, la patologia smette di essere per banche e assicurazioni una informazione utile a calcolare rischi. «Si intende così combattere lo stigma e le conseguenze annesse». E il pensiero di Boldrini va alle tante donne, in particolare le operate al seno, che «già faticano a reintrodursi nel mondo del lavoro». Ancora, «il ddl istituisce anche la Consulta per la parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche, con il compito di vigilare sull’osservanza delle norme da parte degli istituti bancari e di credito», conclude.