FERRARA, 18 aprile. «Ho già avvertito il Ministro della Salute, Roberto, Speranza, i vertici sanitari locali e le forze dell’ordine. Sono sbalordita e amareggiata dal circolare di pericolose tesi complottiste. Pensare che mentre si lavora nottetempo per cercare di restituire sicurezza alla popolazione con una campagna vaccinale che sta finalmente entrando a regime e che grazie ai risultati raggiunti ci ha consentito di programmare l’auspicata riapertura delle attività, è inammissibile». Così Paola Boldrini, vice presidente Commissione Sanità in Senato. Nella buchetta della posta, domenica, a Porotto, dove risiede, ha trovato – insieme ad altri residenti – un volantino con loghi fasulli di Aifa, Istituto Superiore Sanità, Ministero della Salute in cui si riporta che «non si tratta i vaccini tradizionali, ma di terapie geniche che, disattivando il sistema immunitario, ne permettono una sua riprogrammazione», portando addirittura a «modifiche genetiche». Poi un elenco di rischi da inoculazione: da reazioni avverse fatali a gravi infezioni; da malattie al sistema nervoso, come Sla e sclerosi, al rischio infertilità. «Informazioni deliranti e allarmanti – rileva la senatrice – non suffragate da alcuno studio ma tese solo a diffondere paura e a disincentivare la campagna vaccinale. E’ il vaccino, solo il vaccino, la nostra unica possibilità di uscita dalla pandemia. Un attacco – la chiosa di Boldrini – alla ricerca e ai sanitari, tutti, che lavorano da oltre un anno sotto pressione».
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