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Boldrini sul tavolo della chimica: «Passare dalle parole ai fatti»

Roma, 15 settembre. «Ho avuto un aggiornamento dettagliato direttamente dal viceministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, relativamente al tavolo tenutosi questa mattina (ieri per chi legge, ndr). Sono fiduciosa per l’interlocuzione e l’aggiornamento continuo sul proseguo assicurato». Così la senatrice Pd, Paola Boldrini, ieri (martedì), al termine del tavolo della chimica presieduto da Pichetto Fratin cui hanno presenziato Eni, Regioni e sindacati. Oggetto: la chiusura del cracking di Porto Marghera e le conseguenze per il Petrolchimico di Ferrara, Mantova e Ravenna, che da Marghera dipendono per i rifornimenti. Boldrini, che da subito, la scorsa primavera, si è mossa con provvedimenti parlamentari per avere rassicurazioni dal Governo e per chiedere l’istituzione del tavolo, fa presente come «oltre le parole, oggi, siano indispensabili i fatti.  Sarà necessario garantire la fornitura delle materie prime all’intera filiera garantendo lo sviluppo di lungo periodo per l’intero sistema della chimica. Ricordo che per la sola Ferrara parliamo di 1600 addetti qualificati che da mesi respirano incertezza e paura per il futuro».