Roma, 9 novembre. «Ci avviciniamo al 14 novembre, la giornata nazionale del paziente diabetico istituita dal 1991, un momento fondamentale per mettere al centro dell’attenzione le problematiche e la qualità della vita delle persone che devono convivere tutta la vita con questa malattia. Questi pazienti hanno molte necessità, tra le prime quelle di avere una presa in carico il più precoce possibile, assistenza nel tempo e molta prevenzione. Fondamentale sarà il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale diabete, dal piano nazionale per la cronicità e dal PNRR. Per questo abbiamo voluto oggi fare il punto come intergruppo parlamentare cronicità, perché il diabete riguarda 3,5 milioni e mezzo di persone». Lo ha detto la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità, aprendo i lavori della conferenza stampa dal titolo La persona con diabete e la sfida della gestione della cronicità: dalla medicina territoriale alla sanità digitale, promossa dall’intergruppo sulla cronicità presso la Sala Nassirya del Senato, alla quale hanno partecipato la senatrice Maria Rizzotti, Emilio Augusto Benini presidente di FAND – associazione italiana Diabetici, Morena Sangiovanni, presidente e ad di Boehringer Inglelheim Italia, Silvestro Scotti, segretario nazionale dei Medici di Medicina di base, e dal giornalista Fabio Mazzeo.
Nel corso dell’incontro è emersa chiaramente la necessità di riorganizzare tutti i luoghi di cura mettendo in rete gli specialisti che si occupano del paziente diabetico: dal medico di base, agli specialisti nelle case della salute, ai servizi di diabetologia degli ospedali. La tecnologia è ora avanzata e a disposizione per migliorare la qualità della vita dei pazienti cronici. «Il Pnrr – ha sottolineato Paola Boldrini – è una grande occasione. Inoltre questa prossima legge di bilancio ci darà la possibilità di investire 6 miliardi nei prossimi 3 anni sulla sanità e abbiamo introdotto oltre 12 mila nuove borse di studio di specializzazione per superare l’imbuto formativo. Tutto questo servirà per contrastare, proprio sulle malattie croniche, l’impatto negativo che il Covid ha avuto in termini di mancati follow up e terapie. Confidiamo molto sull’applicazione del piano per la cronicità, utile strumento per migliorare la qualità della vita delle persone diabetiche».
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