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Idee in pratica: per una sanità basata sul sesso e sul genere

ROMA, 18 giugno. «La medicina di genere, l’approccio basato sul sesso e sul genere in tutte le politiche sanitarie, dalla prevenzione, alla ricerca farmacologica, dalla diagnostica alle cure fino all’adozione dei presidi sanitari non solo serve per mettere in evidenza la differenza tra uomini e donne, come sta dimostrando anche il Covid, ma è necessario per cambiare in meglio il Servizio sanitario nazionale». Lo ha detto la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità, alla conferenza dal titolo “Idee in pratica: per una sanità basata sul sesso e sul genere” da lei organizzata nella Sala Nassirya del Senato e alla quale hanno partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza, il Prof. Gaudio per il Mur, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, Lorena Martini di AGENAS e nel corso del quale è stato presentato il libro “Look into the future: the sex and gender in Pharmacology alla presenza delle autrici Flavia Franconi e Delia Colombo.
«La legge 3/2018 con il suo art.3, al quale ho lavorato ed ho fortemente voluto – ha spiegato Paola Boldrini – è una legge innovativa a livello europeo, pietra miliare per fare in modo che il Sistema sanitario sia in grado di garantire le cure più appropriate a donne e uomini, che sono diversi non solo dal punto di vista biologico ma anche psico-socio-culturale. L’attuazione della legge sta andando avanti, con l’istituzione dell’Osservatorio sulla medicina di genere presso l’Iss, con i decreti attuativi e con le linee guida in arrivo per la ricerca farmacologica. Ma molto ancora dobbiamo fare, sia per far sì che farmaci, vaccini, servizi di diagnosi e cura non siano antropocentrici ma siano a misura di uomo e di donna. Questo approccio è in grado di rendere la politica sanitaria più equa nel diritto alla salute, in un momento in cui con il Pnrr ci apprestiamo a investire ingenti risorse». .