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La legge sull’aborto non va messa in discussione

ROMA, 24 agosto. “L’autodeterminazione delle donne è un traguardo raggiunto con battaglie senza precedenti che va difeso. La legge sull’aborto (194/78) è giusta perché non è contro la vita, come una certa cultura paternalistica di ritorno vorrebbe, è invece a favore della scelta consapevole e chiama in causa fattori come la salute della madre, del nascituro e le condizioni economiche. Per questo, come Pd, non possiamo acconsentire a un depauperamento dei diritti, da quello di abortire a quello di assumere la pillola del giorno dopo. Quello che serve è semmai il potenziamento della prevenzione, proprio per non arrivare ad abortire e per non arrivare ad assumere la pillola del giorno dopo. Ed è aumentare il numero dei consultori, non diminuirli, per consentire ai giovani e agli adulti in difficoltà di accedere a servizi di supporto, anche psicologico. Plaudere all’obiezione di coscienza, come ha fatto il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, lasciando intendere una virtuosità e superiorità morale sul tema, significa screditare il legislatore”. Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità.