Comunicati Stampa

Nota a Il Resto del Carlino, in replica a Luigi Marattin su CCIAA

Ferrara, 9 settembre. «Ho letto le dichiarazioni di Luigi Marattin sull’incapacità dei politici ferraresi di fare squadra con tanto di commento sugli emendamenti a salvaguardia della CCIAA presentati dalla sottoscritta, che lui non ha nemmeno nominato con evidente volontà di sminuire ruolo e impegno. Emendamenti del deputato, peraltro Presidente della Commissione Finanza alla Camera, io non ne ho visti. Il suo contributo, individuale e di squadra,  è stato nullo. Dichiarare di avere parlato col Ministro Stefano Pattuanelli, come se fosse indice di un suo rapporto privilegiato, è avvilente, perché noi tutti ci confrontiamo col Ministro. Stasera stessa (ieri per chi legge, ndr) con Pattuanelli ci sarà un incontro, quindi ascolteremo da lui, non dal deputato, la sua posizione. Detto questo, la sottoscritta ha agito con tre emendamenti e un ricorso. E gli emendamenti  dovevano tenere conto non solo della CCIAA di Ferrara, proprio per non fare – e uso le sue parole  – ‘battaglie isolazioniste’ . Ora il deputato anticipa una sua disponibilità ‘a lavorare per un accorpamento più utile al territorio ferrarese’. Interviene dunque alla fine, senza avere mosso un dito. Il deputato sa benissimo che la sottoscritta ci ha messo la faccia, esponendosi, battendosi, senza demandare ad altri. E che il motivo principe per non procedere agli accorpamenti è quello di salvaguardare in questo momento di difficoltà un ente fondamentale per le imprese. Al deputato che dà lezioni di stile, ricordo che lui è stato eletto come Pd, salvo poi passare in IV. E soprattutto non è stato candidato nella circoscrizione della sua città, che dunque non rappresenta, ma a Reggio Emilia, di cui confido si occupi. Infine, condivido appieno la considerazione di Cristiano Bendin, sulle responsabilità del mondo economico diviso da lotte intestine sulla direzione da prendere per l’accorpamento, quindi Modena o Ravenna, salvo poi chiedere alla politica di trovare soluzioni. E la politica, responsabilmente, almeno per quanto mi riguarda, ci ha provato». Paola Boldrini, senatrice Pd