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Salute, Boldrini: 8 milioni di persone soffrono di cefalea ma manca DM attuativo della legge

ROMA, 21 marzo. Emanare subito il decreto di attuazione della legge per il riconoscimento della cefalea cronica come malattia sociale invalidante, sperimentando così finalmente metodi innovativi per la presa in carico dei pazienti. E’ quanto al ministro della Salute, con un’interrogazione urgente, la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità. «La cefalea cronica – spiega Paola Boldrini- è una malattia che nel nostro Paese colpisce circa 8 milioni di persone con gravi ripercussioni nella sfera personale e professionale. Questa patologia, accertata da almeno un anno nel paziente mediante diagnosi effettuata da uno specialista nel settore in un centro accreditato, è riconosciuta in varie forme, dall’emicrania cronica ad alta frequenza, all’emicrania a grappolo cronica, all’emicrania continua. La legge 81/2020 ‘Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale’, riconosce gli effetti la cefalea cronica come malattia invalidante e dispone che entro 180 giorni venga emanato un decreto per individuare, senza nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato, progetti specifici il cui scopo è quello di sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea e individuare modi e criteri con cui le regioni attueranno detti progetti. Ad oggi, trascorsi i 180 giorni dall’entrata in vigore della legge il suddetto decreto non risulta ancora adottato. Per questo chiediamo al ministro quali iniziative urgenti intenda prendere per l’attuazione della legge».