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Sfiducia a Ministro Speranza. Boldrini: «Atto intriso di demagogia»

ROMA, 28 aprile. «Le mozioni di sfiducia che discutiamo sono un atto pretestuoso, intriso di demagogia e populismo. È vero che il numero dei decessi nel nostro Paese è tra i più alti al mondo, ma è altrettanto vero che siamo stati i primi in Occidente ad essere colpiti da una pandemia sconosciuta, subdola e pericolosa, senza precedenti. Abbiamo fatto da apripista verso altri Paesi: alcuni hanno seguito subito le nostre procedure, altri hanno prima criticato il sistema italiano, per poi fare marcia indietro e riconoscerne la validità. Il modo in cui nei primi mesi del 2020 abbiamo affrontato la pandemia è stato riconosciuto a livello internazionale, dai singoli Stati, dall’OMS, dalla stampa. La gestione del ministro Speranza sin da subito è stata lucida e fortemente determinata; il suo unico faro guida è stata la salvaguardia della salute e la sicurezza pubblica, in parallelo con la scienza. Probabilmente sono stati fatti errori, però l’azione politica del Governo, prima Conte 2 e ora Draghi, e in particolare del Ministro della Salute è stata indirizzata a mettere in salvo la popolazione». Lo ha dichiarato senatrice Pd, Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità, parlando in Aula nella discussione sulle mozioni di sfiducia al ministro Speranza. «Il collega Zaffini – ha proseguito Paola Boldrini –  ha detto che la mozione di sfiducia è rivolta all’intero apparato. Allora anche le Regioni fanno parte dell’apparato, perché ricordiamo che a disattendere le indicazioni anche sulle vaccinazioni sono state le Regioni. Noi rinnoviamo la fiducia al ministro Speranza, perché in quello che ha fatto ha sempre tenuto in considerazione l’articolo 32 della Costituzione, ovvero prima di tutto la salvaguardia della salute. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza può essere un’ulteriore nuova occasione per rafforzare il nostro sistema sanitario, però sono tante le componenti e gli attori che devono farlo insieme al Ministero».