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Boldrini su occupazione aula Affari Costituzionali

«Quanto avvenuto oggi (ieri per chi lrgge, ndr), con l’occupazione dell’aula della commissione Affari Costituzionali da parte dei senatori Pd, tra cui la sottoscritta, non è da interpretare come una bagarre. Al contrario, come l’ultimo atto di una strenua difesa del valore della democrazia e del lavoro dell’opposizione. Con ricadute, tengo a precisare, anche per il territorio ferrarese. Andare in Aula ad approvare il Milleproroghe senza relatore, quindi senza discussione di merito, assecondando senza battere ciglio Governo e maggioranza, avrebbe significato non portare avanti le istanze dei cittadini. Tanto sul fronte dei vaccini, per cui il Milleproroghe contiene il posticipo di un anno per le certificazioni,  quanto sul blocco dei bandi per i fondi alle periferie e sul decreto Fondo azzerati, ad oggi ancora non promulgato nonostante le promesse –  addirittura –  di risarcimento completo.  Un fondo, questo, per cui  abbiamo chiesto l’ampliamento delle risorse, così da destinarle ad una maggiore platea. Dubito che i ferraresi sarebbero contenti di sapere domani che nulla abbiamo fatto per impedirlo. Ossia che nulla abbiamo fatto per riqualificare la nostra città e aiutare i risparmiatori. Il nostro è stato certamente un atto di ostruzionismo, perché rifiutiamo l’idea che non si entri nel merito degli emendamenti. Ed è sconfortante che a bypassare le prassi costituzionalmente definite siano quanti, da anni, non fanno che invocare concetti come democrazia e trasparenza. Concetti dei quali,  palesemente, non sono all’altezza».

Paola Boldrini, Senatrice Pd