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Boldrini, su reinserimento lavorativo donne operate al seno e diffusione test BRCA

Boldrini, su reinserimento lavorativo donne operate al seno
e diffusione test BRCA

«Non serve solo il reinserimento, serve un reinserimento che tenga conto della necessità di specifici adattamenti nel processo lavorativo e la coscienza che il timore di recidive può cronicizzarsi nella fascia con maggiore fragilità psico-sociale. Serve una ‘riabilitazione’ basata sulla necessità di migliorare l’efficienza fisica e ritrovare la propria identità». E’ la sintesi dell’intervento con cui la deputata ferrarese Pd, Paola Boldrini, in qualità di membro della Commissione Affari Sociali e Sanità, ha preso parte ieri (martedì) insieme al sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, al convegno ‘Il reinserimento lavorativo e sociale delle donne operate al seno’, patrocinato dalla Camera, che la deputata stessa ha contribuito a realizzare, alla Sala Aldo Moro di Montecitorio. Convegno in cui è stato presentato il report conclusivo di uno studio effettuato dall’Ausl di Bologna e Associazione Onconauti: 1578 le donne selezionate, età media 55 anni ani, 841 quelle che hanno accettato di rispondere al questionario, 540 quelle occupate al momento dell’intervento, 503 quelle poi rientrate al lavoro, 37 le non rientrate. Di queste 37, 17 sono state costrette a licenziarsi o sono state licenziate per problemi di salute. Per questo, come rimarca Boldrini, la sfida è lavorare sul doppio binario della consapevolezza dei propri diritti e della sensibilizzazione dei datori di lavoro, con il coinvolgimento di medici. «Siamo di fronte ad una nuova sfida, che vede uniti Aziende, sanità pubblica e associazioni di volontariato». Domani (giovedì) Boldrini sarà tra i relatori della conferenza stampa, alla Sala Caduti di Nassirya, del Senato, della presentazione del test BRCA per il carcinoma ovarico e della mammella. «Un passo importante per consentire alle donne di individuare la famigliarità, attuando così una prevenzione più mirata». Di qui il «mio impegno per una corretta diffusione e introduzione del test a livello nazionale».