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Interpellanza su Lyondell-Basell, in diretta dalla Camera

In Aula, L’On. Boldrini illusta l’interpellanza su caso Lyondell-Basell e il licenziamento di Luca Fiorini‬ (min. 1:04).

Ecco il testo del documento:

“Buongiorno, signor Presidente. Onorevoli colleghi, rappresentante del Governo, per presentare questa nostra interpellanza, devo prima contestualizzare di che cosa stiamo parlando. La Lyondell Basell è un’impresa con oltre 13 mila dipendenti nel settore della chimica, è presente in Italia con stabilimenti a Ferrara, Brindisi e Milano. Nel suo fatturato, di 45,6 miliardi di dollari, è la terza azienda chimica indipendente più grande del mondo e primo produttore mondiale di polipropilene, un materiale simile alla plastica inventato nel 1954 proprio da Giulio Natta, premio Nobel per la chimica, che dà il nome al centro di Ferrara, attualmente il sito più grande al mondo di Lyondell Basell per lo sviluppo e la produzione di catalizzatori Ziegler-Natta. Gli altri centri di ricerca sono a Houston, Cincinnati e Francoforte. Quasi 2 mila, dei 5 mila brevetti della multinazionale, sono nati a Ferrara, dove si produce il 40 per cento delle invenzioni della società, le cui tecnologie produttive sono prese a riferimento in tutto il mondo, grazie al continuo miglioramento tecnologico dell’azienda.
  Nello stabilimento della multinazionale Basell di Ferrara sono occupati, in attività di ricerca e produzione, 800 dipendenti, 45 dei quali impegnati nell’ambito del centro ricerche Natta, una delle anime più importanti della ricerca chimica a livello mondiale, un gioiello dell’industria chimica, come ha affermato il Sole 24 Ore in un articolo pubblicato tempo fa. Nel 2013 il sito produttivo di Ferrara ha già affrontato un’impegnativa ristrutturazione, con la perdita di 105 unità lavorative e il ridimensionamento delle attività, pur riaffermando il valore strategico della sede. A partire dalla primavera 2015 si appresta una nuova trattativa tra l’azienda e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto integrativo e per affrontare le garanzie occupazionali per i lavoratori”.

in aula