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NO ALLA CHIUSURA DELL’ISTITUTO STATALE PER SORDI DI ROMA

Un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale che rischia di chiudere. È questo il destino in bilico dell’Istituto statale per sordi di Roma il primo in Italia ad ospitare nel 1784 una scuola pubblica per non udenti. L’ultima ancora attiva nel nostro Paese dopo la chiusura di quelle di Milano e di Palermo. Si tratta di un centro specializzato di grande professionalità e prestigio in cui si insegna la Lis la lingua italiana dei segni e che ha una delle biblioteche più fornite d’Europa. Da anni è in una specie di limbo. In attesa di una soluzione che non arriva: l’applicazione della legge Bassanini che risale al 1997, grazie alla quale l’istituto dovrebbe avere la qualifica di “atipico” e beneficiare di risorse economiche destinate, in base a un altro provvedimento del 2000, proprio a questo genere di strutture. Risorse finora fantasma che potrebbero essere utilizzate per dare una boccata d’ossigeno alla struttura e per pagare gli stipendi di quanti ci lavorano, 21 operatori, 10 dei quali sono sordi Ho presentato un’interrogazione per chiedere al Governo di intervenire e scongiurare la chiusura dell’Istituto.