Il governo e la maggioranza M5S-Lega, approvando il decreto cosiddetto “Sblocca-cantieri” hanno prodotto un testo pasticciato, che dà meno certezze alle imprese e crea confusione. Questo decreto non serviva per accelerare le opere, non sbloccherà i cantieri, produrrà solo illegalità, meno sicurezza e garanzie per i lavoratori, più incertezze per le imprese e ritardi per gli ulteriori tempi di attuazione. Mette a rischio la ricostruzione post sisma 2012 con pesanti ricadute anche sul piano occupazionale. I professionisti Invitalia a contratto da fine giugno saranno infatti senza lavoro. La maggioranza ha bocciato l’emendamento presentato dal Pd che avrebbe garantito continuità occupazionale a una ottantina di lavoratori, tra cui una decina di ferraresi, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del Ministero dell’Economia. Tecnici che dal 2012 seguono il processo di ricostruzione ma il cui contratto scade il 30 giugno senza possibilità di proroga a causa del decreto dignità. Una situazione che blocca sia occupazione che ricostruzione. La regione Emilia-Romagna si è comportata in maniera virtuosa riuscendo nel difficile compito di fare tornare il territorio il più vicino possibile alla normalità in tempi celeri. Così invece si lasciano persone sulla strada, incompiuto il percorso, si disperdono competenze acquisite. Inoltre è pericoloso il combinato disposto della riduzione del ruolo dell’Anac, del massimo ribasso, dell’aumento dei subappalti, dell’allentamento delle regole e dei controlli, dell’inserimento nelle gare dei soldi per la sicurezza sul lavoro, della possibilità di nominare commissari straordinari che possono agire in deroga, della moltiplicazione delle centrali appaltanti. Si premia chi spende meno, anche per le retribuzioni e la sicurezza sul lavoro. L’equazione criminogena contenuta in questo decreto è: se si vogliono fare le opere bisogna diminuire le regole. Non è così. Questo decreto è un pericoloso manifesto ideologico che purtroppo farà male all’Italia.
http://www.camera.it/leg18/126?tab=&leg=18&idDocumento=1898&sede=&tipo=