Roma, 13 gennaio. «Mi pare un grande passo soprattutto in considerazione del fatto che in ogni emergenza aumentano le situazioni di ricatto per l’assunzione o il mantenimento del posto di lavoro, che diventano spesso abuso, non solo fisico ma anche verbale». Così Paola Boldrini, vice presidente commissione Sanità in Senato, commenta l’approvazione, ieri, in via definitiva (Camera e Senato) della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) – adottata a Ginevra nel giugno 2019 – sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul posto di lavoro. Un fenomeno che colpisce in media il 9% delle lavoratrici, seppure la convenzione non fa distinzioni di genere. «Ora – il monito di Boldrini – è importante che di questa convenzione si parli nelle scuole, nei sindacati, nelle associazioni di categoria, ovunque si possa fare cultura e prevenzione. E’ importante che se ne conosca l’esistenza e la sostanza». Secondo Boldrini, che rileva come il nostro Paese sia in prima fila sul fronte, «siamo in una fase di grande incertezza sulla consapevolezza dei propri diritti. Il timore di perdere il lavoro induce spesso a sopportare situazioni non dignitose, in termini di compensi, relazioni, mancati contratti ufficiali». La convenzione estende la verifica di violenza e molestia, stalking e mobbing anche alle comunicazioni per via telematica, quindi chat e mail, e prevede ulteriori strumenti di tutela e denuncia
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