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Boldrini, su VM il Ministro non ha mai dato risposte

FERRARA, 1 ottobre. Sulla questione Vm, la senatrice uscente, Paola Boldrini, ricorda di essere più volte intervenuta, con specifiche richieste al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti (Lega per Salvini), «rimaste tutte senza risposte». E declina: una interrogazione a risposta orale, il 14 luglio 2021, in cui sottolineava come un eventuale ridimensionamento «avrebbe avuto pesanti ricadute negative anche sull’indotto e sui livello occupazionali nella provincia di Ferrara, in sofferenza da anni» e chiedeva a Giorgetti sia di portare la vicenda al tavolo permanente dell’automotive istituito presso il Dicastero sia di «richiedere alla società Stellantis di rendere noto il proprio piano industriale». Nessun riscontro. Ancora, il 28 agosto 2021, Boldrini ricordava a Giorgetti – che in campagna elettorale, a Cento, aveva incontrato l’allora sindaco uscente e candidato, Fabrizio Toselli, dichiarando di condividere ‘con il Governo la volontà espressa dal Gruppo Stellantis di mantenere in funzione gli stabilimenti in Italia, compreso quello di Cento’,  quindi la Vm – di non avere mai rassicurato in tal senso il Senato e lo invitava a farlo. Stesso esito. Infine, con l’annuncio di una mozione, il 4 ottobre 2021, Boldrini chiedeva di nuovo che il tema fosse discusso «quanto prima» e rimarcava come non fosse ancora stata fornita da Giorgetti «nessuna risposta ufficiale alle molteplici richieste di chiarimenti» a fronte della necessità «di un impegno preciso, dettagliato, circostanziato nei tempi e nei modi chiedendo un piano industriale vero, non solo titoli». Purtroppo, l’odierno amaro commento, «dopo oltre un anno nulla è cambiato. Il Ministro Giorgetti ha evidentemente ritenuto non prioritaria la situazione mentre la Regione, con l’assessore Colla, era pronta a sedersi al tavolo con Stellantis. Oltre ad avere organizzato più incontri con le organizzazioni sindacali, con l’interesse diretto del sindaco Accorsi. Confidiamo che essendo oggi la Lega al Governo, lui o chi per lui, dimostri la giusta  attenzione chiedendo a Stellantis un piano industriale misurabile. Serve un confronto nazionale sull’automotive e sull’impatto occupazionale con la previsione di ammortizzatori sociali straordinari per non lasciare nessuno senza futuro lavorativo, con percorsi di riqualificazione e formazione degli addetti in collaborazione con la Regione, già pronta su questo versante. Dai futuri rappresentanti del territorio in Parlamento – la chiosa di Boldrini – mi aspetto un interesse su questi temi, non solo a parole, ma con i fatti, senza valutare le crisi aziendali di serie A o B».