Roma, 4 agosto. Tre. Sono gli emendamenti che la senatrice Pd, Paola Boldrini, depositerà domani, mercoledì, a salvaguardia dell’autonomia della Camera di Commercio di Ferrara. Tre emendamenti che recepiscono 3 differenti angolazioni, tutte a supportare la necessità che l’accorpamento con Ravenna sentenziato dalla Corte Costituzionale – basato sulle disposizioni dell’articolo 3 del decreto legislativo 219 del 25 novembre 2016, che deve appunto essere convertito in legge – possa essere non rinnegato ma non attuato in virtù di specifici requisiti e necessità. Il primo emendamento fa esplicito appello all’emergenza sanitaria Covid-19 e «all’esigenza di garantire alle imprese la lavorazione delle numerose pratiche presentate e ancora giacenti presso le Camere di Commercio». Motivo per cui si chiede la sospensione degli accorpamenti fino al 31 dicembre 2021. Il secondo – in premessa sempre l’emergenza Covid 19 – chiede che le disposizioni non vengano applicate per le CCIAA che: 1) abbiano più di 40 mila imprese e unità locali iscritte o annotate nei rispettivi registri; 2) rappresentino un territorio con specificità geo-economiche e siano in una situazione di comprovata rispondenza a criteri di efficienza e di equilibrio economico; 3) svolgano un ruolo di presidio permanente sul territorio a sostegno delle imprese e dell’economia locale; 4) svolgano servizi di qualità nei confronti di imprese e cittadini. Il terzo e ultimo, prevede, in sintesi, che i Consigli di due o più Camere di Commercio possano proporre, «con delibera adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti, l’accorpamento delle rispettive circoscrizioni territoriali o le modifiche delle circoscrizioni stesse. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, è istituita la Camera di Commercio derivante dall’accorpamento delle circoscrizioni territoriali. Con la medesima procedura sono approvate le eventuali modifiche delle circoscrizioni territoriali delle Camere di Commercio esistenti ferma restando la necessità di assicurare l’equilibrio economico-finanziario per ciascuna delle Camere interessate». «Con la medesima procedura sono approvate le eventuali modifiche delle circoscrizioni territoriali delle Camere di Commercio esistenti ferma restando la necessità di assicurare l’equilibrio economico-finanziario per ciascuna delle Camere interessate». .«Il fatto che ne siano stati presentati tre e non uno – il commento di Boldrini – è la conferma di quanto il tema sia alla mia e nostra attenzione. Ora confido, per il bene del territorio, che da parte dei colleghi, indipendentemente dagli schieramenti politici, si dia un messaggio di unità».