Una settimana intensa quella trascorsa, impegnata con la Commissione Uranio per l’Audizione del Presidente dell’INAIL Massimo De Felice, del Direttore generale Giuseppe Lucibello, di Ester Rotoli – Direttore della Direzione Centrale Prevenzione dell’INAIL – e di Agatino Cariola – Direttore della Direzione Centrale Assicurazione, Prevenzione e Servizi Istituzionali dell’INA. A seguire anche l’Audizione della Ministra della Difesa, Roberta Pinotti.
Il voto quasi unanime della Commissione ha approvato la relazione intermedia presentata dal Presidente, l’Onorevole Gian Piero Scanu, accompagnata da queste parole: “Questa proposta è frutto di un lavoro collegiale ed è stata accolta con interesse anche dalla Ministra Roberta Pinotti. Intendiamo modificare radicalmente la sicurezza sul lavoro e la tutela previdenziale delle forze armate, uscendo dalla ‘giurisdizione domestica’ che oggi la caratterizza, per mettere la materia nelle mani di un organismo terzo, pubblico e competente qual è l’Inail. Le norme che abbiamo prospettato aumenteranno la sicurezza dei militari, miglioreranno il welfare per le forze armate e azzereranno un contenzioso paralizzante e costoso. Si tratta di un salto di civiltà non più rimandabile, perché quando è in gioco la salute dei cittadini non ci possono essere zone franche. La nostra proposta rende giustizia a chi si è ammalato e restituisce credibilità alle istituzioni. Se c’è un organismo parlamentare laico è la Commissione d’inchiesta, e il voto di oggi lo conferma”.
Il Partito Democratico ha espresso la propria soddisfazione per le aperture mostrate dalla Ministra, nel rispetto dei ruoli di ciascuno e nel rispetto istituzionale che ispira i lavori della Commissione. La Ministra ha infatti commentato positivamente il corposo lavoro condotto dalla Commissione in questi cinque mesi, riconoscendo che quanto svolto finora sottolinea la necessità di rivedere le norme vigenti, come proposto all’interno della relazione intermedia, e ponendosi in perfetta sinergia con la stessa. Le proposte principali riguardano l’introduzione di criteri di terzietà nella valutazione delle cause di servizio, ispirandosi a principi di probabilità qualificata e multifattorialità, sburocratizzazione e semplificazione delle procedure di riconoscimento, finalizzate a percepire l’amministrazione della difesa come una comunità che rispetta il patto nei confronti di chi opera al servizio dello Stato. La Ministra ha anche manifestato impegno, per quanto di sua competenza e responsabilità, a far in modo di ridurre il più possibile la conflittualità nei contenziosi.
La strada è certamente ancora lunga e molto è il lavoro da fare in tema di poligoni, vaccini e amianto, ma le buone premesse non mancano e lasciano intravedere ottime prospettive affinché questa possa essere l’ultima Commissione di inchiesta – quattro finora quelle che si sono susseguite! – in grado di concludere positivamente una vicenda che da troppo tempo ha visto numerose, troppe, sofferenze.
Approfondimenti:
A concludere la settimana, di ritorno in terra emiliana, il convegno cui ho partecipato sabato 28 maggio, a Parma, in tema di sclerosi multipla, dal titolo “La sclerosi multipla: una malattia di genere”. Obiettivo dell’incontro partire da un approccio alla salute basato sull’identificazione delle differenze di genere, per comprendere cosa renda le donne più a rischio alla malattia autoimmune e costruire modelli assistenziali adeguati alle differenti disabilità uomo-donna. Il rapporto tra l’incidenza della sclerosi multipla sulla popolazione femminile e maschile è infatti di 3:1.
A promuovere il convegno l’Azienda USL di Parma e l’Associazione MEG – Medicina Europea di Genere, che mi hanno coinvolta insieme al Direttore del Polo Neurologico interaziendale di Parma Enrico Montanari, alla mia collega e Presidente della Commissione per la Parità e i Diritti delle persone della Regione Emilia-Romagna Onorevole Roberta Mori, alla dott.ssa Maria Rosaria Tola neurologa dell’Università di Ferrara, la psicologa dott.ssa Fulvia Signani, che insieme a me segue da vicino con i propri studi e approfondimenti il dibattito legato alla medicina di genere. Sono inoltre intervenuti la Direttrice dell’unità operativa di Neurologia Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Luisa Motti, il Direttore dell’unità operativa di Neurologia Presidio Ospedaliero di Forlì AUSL Romagna Walter Neri, Ilaria Pesci Dirigente medico dell’unità operativa Neurologia Fidenza AUSL di Parma, Maria Grazia Piscaglia Dirigente medico dell’unità operativa Neurologia Aziendale Ravenna AUSL Romagna, Cinzia Scandellari Dirigente medico di Neurologia Riabilitazione SM dell’Ospedale Bellaria AUSL Bologna.
Approfondimenti:
http://www.ausl.pr.it/comunicazione_stampa/archivio_3/sclerosi_multipla.aspx