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Boldrini a sei anni da sisma

«Per una ricostruzione tanto complessa c’è ancora molto da fare. E certo la situazione di stallo e confusione in cui versa il Paese non aiuta». Così la senatrice Pd, Paola Boldrini, ha concluso il suo intervento in Aula, a sei anni dal terremoto che ha piegato l’Emilia Romagna causando 28 vittime, 300 feriti, 45 mila sfollati. Boldrini ha voluto porre l’accento su come, quello dell’Emilia Romagna, si sia rivelato un modello di collaborazione tra Governo, Regione, parlamentari dei territori colpiti, associazioni di categoria, cittadini, volontariato. Ha citato gli imprenditori che si sono rimboccati le maniche, permettendo all’area  «del cratere di crescere ancora». Ha ricordato le misure introdotte dal Governo Gentiloni nella Finanziaria 2018:  dalla proroga dell’esonero Imu fino al 31 dicembre per i fabbricati inagibili all’incremento di 17,5 milioni di euro per il 2019 e il 2020 per il fondo per la ricostruzione. Ancora, ha sottolineato che proprio nei giorni scorsi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto contenente provvedimenti importanti in tema fiscale per le 4 regioni colpite dal terremoto «nel solco creato dalla Regione Emilia Romagna», il cui «percorso virtuoso – il commento – va valorizzato».