Modovedetta di Goro. Con l’approvazione dell’ordine del giorno annunciato e discusso mercoledì in Senato, il Governo si impegna di fatto a rispettare quanto richiesto dalla senatrice Pd, Paola Boldrini, che nel ritenersi soddisfatta dell’approvazione dell’odg assicura comunque che continuerà a presidiare. Nel documentato Boldrini si faceva portavoce dei timori delle comunità di Goro e Gorino e rilevava il ruolo del mezzo ceduto alla Libia, per il quale chiedeva una simultanea sostituzione. Premesso che «appare del tutto giustificata la preoccupazione che questo tratto possa restare sguarnito di un efficace presidio per la sicurezza – si legge nel testo – e non possa più fare affidamento sul servizio di puntuale vigilanza fornito ad oggi dalla Capitaneria di porto» la senatrice ha chiesto al Governo di impegnarsi e di «valutare l’adozione delle misure necessarie per assicurare continuità ai compiti di vigilanza e controllo svolti dalle unità della Guardia costiera anche con l’eventuale sostituzione dell’unità navale in servizio nella Sacca con un mezzo adeguato dal punto di vista tecnologico». La chiosa: «Confido che si vada oltre la mera approvazione e arrivino risposte definitive. Io vigilerò finché non avverrà la sostituzione effettiva».
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