Fibromialgia, Boldrini al Ministero
Una delegazione parlamentare, composta, tra gli altri, dalla deputata Pd, Paola Boldrini, sarà domani (giovedì), al Ministero della Sanità, guidato da Beatrice Lorenzin, per sollecitare una maggiore attenzione verso la fibromialgia, patologia socialmente invalidante di cui soffrono due milioni di italiani – prevalentemente donne – ad oggi orfana di farmaci specifici. Oltre che di prassi diagnostiche uniformi a livello nazionale. Presenti anche i vertici di Aif (Associazione italiana sindrome fibromialgica) e Cfu (Comitato Fibromialgici uniti). «Chiediamo al Ministero di attribuire un codice identificativo alla malattia per censire i pazienti cui è stata diagnosticata. Questo – spiega Boldrini – consentirebbe di effettuare, parallelamente all’impegno delle singole Regioni, tra cui l’Emilia Romagna, un vero e proprio monitoraggio nazionale, oggi assente». La delegazione lascerà al Dicastero una ricca documentazione scientifica, con prassi in vigore in altri Paesi. L’obiettivo è «sottoporre il tutto all’attenzione della commissione di aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), da cui la fibromialgia è stata fin qui esclusa. Giungendo ad alcune esenzioni per determinate tipologie di visite». Boldrini è da oltre un anno impegnata su questo fronte: «Ricordo che le persone che ne sono affette, hanno una importante diminuzione della qualità di vita in termini professionali, sociali e spesso affettivi». Dolori muscolari diffusi, difficoltà a compiere movimenti ordinari, a prendere sonno, stanchezza costante. Questi i sintomi prevalenti della malattia.