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Interrogazione parlamentare sulla sicurezza nei poligoni

Depositata in Commissione l’interrogazione parlamentare, a risposta scritta, sottoscritta anche dall’On. Boldrini e dall’On. Bratti, sulle “nuove disposizioni per la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza nei poligoni di tiro sia pubblici che privati“, dopo il drammatico evento verificatosi, il 10 gennaio scorso, in provincia di Ferrara.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
AL MINISTRO DELL’INTERNO,

per sapere –

premesso che:

Il 10 gennaio u.s. un’esplosione si è verificata in un  poligono di tiro  privato a Portomaggiore, in provincia di  Ferrara;

all’interno del locale,  al momento dello scoppio, si trovavano in tutto nove persone, delle quali tre sono rimaste uccise, tre ustionate, e altre tre illese. Feriti in modo lieve anche due vigili del fuoco a causa del crollo di un solaio durante le operazioni di spegnimento del violento incendio provocato dall’esplosione;

il poligono è di proprietà di un’associazione privata, aperta da circa due anni ed oggetto di ampliamento al piano superiore da pochi mesi. Le autorità hanno disposto verifiche amministrative sulle autorizzazioni richieste per l’apertura della struttura e su quelle effettivamente concesse;

mentre sono in corso gli accertamenti per risalire alle cause dell’incidente,  l’ipotesi più accreditata  è quella che l’esplosione e l’incendio siano state innescate da un colpo in un ambiente saturo di gas. La saturazione del poligono sarebbe stata causata dai troppi gas prodotti dalle esplosioni delle armi e dal non corretto o adeguato funzionamento dell’impianto di aereazione. Sotto osservazione anche la funzionalità delle porte poste al primo piano, utilizzate per bloccare l’uscita impropria di persone ancora in possesso di armi da fuoco, che potrebbero avere impedito la fuga durante l’incendio;

purtroppo, numerosi e di diversa natura sono gli incidenti, anche mortali, avvenuti nel corso degli anni all’interno di poligoni di tiro, di natura sia pubblica che privata, e la normativa di settore appare ambigua e lacunosa;

da notizie a mezzo stampa sembrerebbe che il poligono di tiro di Portomaggiore abbia iniziato la propria attività a seguito di una mera comunicazione di inizio attività inviata alle autorità locali, civili e militari, al pari di una qualunque attività sportiva dilettantistica;

a parere dell’interrogante qualunque attività che contempli l’utilizzo di armi da fuoco e/o esplosivi, anche se finalizzata ad attività sportiva dilettantistica,  deve essere assoggettata ad una autorizzazione di pubblica sicurezza atta a garantire la tutela della salute ed incolumità pubblica sia degli utilizzatori che dei cittadini inconsapevoli in prossimità delle stesse, e previa verifica della congruità dell’inserimento dei poligoni di tiro nel contesto urbanistico e sociale specie se in prossimità di centri abitati secondo principi di precauzione da mettere in chiaro sul piano normativo:-
qual sia la valutazione del Ministro interrogato sull’adeguatezza delle  autorizzazioni e dei controlli attualmente previsti per i poligoni di tiro privati, nonché quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di garantire la piena sicurezza ed incolumità pubblica, specie in presenza di poligoni di tiro situati in prossimità di abitazioni civili o attività industriali, tenendo conto inoltre dei possibili effetti che questi potrebbero determinare dal punto di vista dell’inquinamento acustico ed ambientale.

Allegati
Morti poligono: calendarizzato disegno legge nuove regole | Blog Alessandro Bratti