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Paola Boldrini su Rete Registro Tumori

In quanto prima firmataria di un DDL presentato in Commissione in cui si chiedeva che tutti i registri esistenti fossero messi in rete, Paola Boldrini, capogruppo Pd della Commissione Igiene e Sanità del Senato, si definisce «molto soddisfatta» per l’approvazione definitiva –  col via libera della Camera –  della legge (8 articoli) che istituisce la rete nazionale dei Registri dei Tumori. «Inglobando così quelli regionali già esistenti». Una lotta iniziata dall’AIRTUM di cui Boldrini si era fatta portavoce nella scorsa legislatura, inserendola da programma ufficialmente presentato tra gli obiettivi del mandato attuale. «E’ un grandissimo passo in avanti per il Paese – commenta – tanto più considerando l’aumento dei casi di tumore cui assistiamo  (370 mila in più nel 2018, con maggiore frequenza di quello alle mammelle, fonte AIOM e AIRTUM). E’ uno strumento indispensabile per la ricerca delle cause, per la prevenzione e la cura». E dettaglia: «Si potranno infatti avere informazioni sui malati con una suddivisione anagrafica, di genere, territoriale, per trattamenti effettuati. Oltre che misurare l’impatto dell’inquinamento ambientale sull’incidenza di patologie oncologiche». Poi, una considerazione politica. «Dell’approvazione si sono intestati tutto il merito, come ormai da prassi, i 5 Stelle, nonostante sia nella precedente legislatura che in questa io avessi collaborato alla redazione del testo finale. Mi fa piacere che se ne siano occupati per fare approvare definitivamente la legge, perché gli esiti positivi saranno sulla popolazione. Ed è questo il senso dell’essere in Parlamento. Tuttavia – il rilievo – credo che avrebbero fatto miglior figura a riconoscere di aver condiviso questa lotta. Sarebbe stato un atto di onestà davvero apprezzabile. Tanto più che parliamo di salute»