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Boldrini, con il Covid, lo psicologo di cure primarie è ancora più urgente

Roma, 5 marzo. «L’emergenza Covid sta implicando un aumento del disagio psicologico, che si manifesta in stress, ansia, depressione e, nei casi più gravi, in tentativi di suicidio, che stanno crescendo soprattutto tra i giovani. E’ per questo che credo che sia giunto il momento di considerare un’emergenza anche la cura del benessere psicologico. Con il disegno di legge che istituisce lo psicologo delle cure primarie, che ho presentato e che ora è all’esame della commissione Sanità del Senato, si prevede di affiancare un professionista della salute psicologica ai medici di base e ai pediatri di libera scelta, per intervenire già sui primi sintomi di disagio lieve e fornire ai pazienti supporto psicologico. Le prime esperienze sul campo sono incoraggianti». Lo ha detto a radio Immagina, la web radio del Pd, la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della commissione Sanità e prima firmataria del ddl sullo psicologo di cure primarie. «I livelli essenziali di assistenza – ha proseguito Boldrini – già prevedono anche la cura della salute psicologica. Si tratta di dare attuazione a questi principi. Ora il Ssn ha pochi psicologi alle dipendenze, circa 5000 su tutto il territorio nazionale, mentre in molti si rivolgono ai professionisti nel privato. Le terapie psicologiche devono essere garantite a tutti coloro che ne hanno bisogno dal Servizio sanitario nazionale, che rimane universalistico e pubblico».