Ferrara, 25 settembre. «Il virus continua a circolare perché a un certo punto si è dovuto giustamente riaprire»; «Il lockdown è servito a mitigare la diffusione della malattia»; «Il prossimo inverno un colpo di coda potrà esserci per sbalzi termici, rientro al lavoro in presenza, scuola già aperta. Le condizioni per cui il virus rilanci ci sono. Ma c’è l’immunizzazione, che funziona»; «Il virus rimarrà in mezzo alle scatole per un po’, dobbiamo continuare ad essere prudenti»; «Passata la grande paura, ora c’è percezione maggiore della pericolosità del vaccino più che del virus». «La tecnica dell’RNA era conosciuta da 10 anni. A mancare era l’industrializzazione». Questi, in sintesi, i punti affrontati dal virologo Fabrizio Pregliasco, venerdì sera, alla Festa del Pd di Pontelagoscuro, in un confronto con Paola Boldrini, Vice Presidente Commissione Sanità in Senato, sulle sfide da affrontare tra pandemia e PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza) «Quella di stasera è un’occasione per parlare in maniera concreta», l’esordio di Pregliasco, in una piazza piena, a conferma, come ha sottolineato il moderatore, Fabrizio Binacchi, Direttore Rai Emilia Romagna, di una necessità di informazione. Un confronto con focus esclusivamente sulle sfide della sanità tra pandemia e un Pnrr che «ci chiede progetti attuabili, presidiabili, di cui va aggiornato il continuo stato di avanzamento», ha ricordato Boldrini. Con una idea di sanità – concordi Boldrini e Pregliasco, che stanno lavorando assieme a un progetto di legge teso alla rivalutazione dell’emergenza-urgenza – in cui tutti i presidi siano funzionanti, con professionisti capaci di «lavorare in team multidisciplinari», la sottolineatura della senatrice. Unanime la convinzione, prendendo a prestito il concetto di PNRR, «che la resilienza si costruisca».
Comunicati Stampa