Ferrara, 19/04/2020. «Il presidio territoriale è fondamentale per affrontare le successive fasi dell’emergenza e va programmato subito». Così Paola Boldrini, capogruppo Pd in Commissione Sanità in Senato, all’indomani all’appello rivolto dagli oltre 98 mila medici italiani – tra cui molti ferraresi – impegnati nella lotta al Covid al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e ai Presidenti di Regione. Boldrini, già fautrice dei presidi territoriali e firmataria di un disegno di legge sull’istituzione della figura dell’infermiere di comunità, torna sulla questione: «L’evoluzione del Covid-19, come spiegano i professionisti, conferma che il trattamento precoce, durante la prima fase sintomatica, può essere fondamentale per fermare il decorso dell’infezione verso la malattia conclamata, che porta nei casi più gravi all’ospedalizzazione e al decesso. Al tempo stesso, oggi sappiamo che il contagio continua a diffondersi all’interno delle famiglie, complici i numerosi casi di asintomatici». Servono più test per individuare questi ultimi e strutture «per il rafforzamento della medicina territoriale, vero punto debole del Servizio Sanitario Nazionale, con la possibilità di attivare una più capillare medicina di iniziativa anche con l’ausilio della telemedicina, che permette il monitoraggio a distanza di parametri vitali grazie ad equipe di medici e infermieri». Anche secondo Boldrini vanno attivate le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), pensate e modulate anche in prospettiva, post Covid-19, ricordando che se è vero che il virus ha colpito perlopiù la popolazione anagraficamente più fragile, è altrettanto vero che «la nostra è una popolazione perlopiù anziana» e questo ha e avrà sempre un peso su molte patologie. Boldrini, riconoscendo appieno il lavoro della Regione Emilia Romagna e il ruolo avuto da una sanità, «la nostra, che a differenza di quella lombarda da anni non insiste solo sugli ospedali e ha per questo retto l’urto», condivide l’appello dei medici e assicura che rappresenterà in Senato la necessità di una fase 2 anche in materia sanitaria. Boldrini, come membro Commissione Infanzia, è peraltro firmataria della richiesta al Premier Conte di un decreto ad hoc per la tutela dei diritti dei bambini. «Salute, sanità, famiglia, sono concetti indissolubilmente legati».
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