Comunicati Stampa

De Micheli alla Feltrinelli con Concretamente. Prima le persone

FERRARA, 23 gennaio. «Faccio la spesa e so quanto costa il detersivo». E’ uno dei passaggi de CONCRETAMENTE, (Rubbettino Editore), che l’onorevole Paola De Micheli, candidata alla segreteria nazionale del Pd, presenterà oggi (martedì), alle 18, alla Feltrinelli di via Garibaldi. A dialogare con lei, in un incontro moderato dalla giornalista Camilla Ghedini, sarà Paola Boldrini, già vice Presidente Commissione Sanità in Senato. Un testo scritto dopo la sconfitta elettorale del 26 settembre, ma evidentemente già pensato e metabolizzato, in cui De Micheli racconta il senso della sua militanza, strettamente connesso alla sua visione di società e di mondo. E racconta sé stessa bambina, figlia di un imprenditore che perde la propria attività, che vive quindi nell’infanzia il passaggio dalla ricchezza alla povertà. Gli studi compiuti lavorando nei campi, il lavoro di manager nell’agroalimentare, l’approdo in Parlamento nel 2008, il Sottosegretariato all’Economia, alla Presidenza del Consiglio, il ruolo di Commissario per la ricostruzione post sisma 2016, il Dicastero alle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel mentre, la difficoltà di generare – «ho fatto l’inseminazione da donna di mezza età, girando con lo zaino con dentro le punture» – e il dispiacere di non aver dato a Pietro fratelli o sorelle. A lato, l’analisi di un Pd che ha perso il contatto con la realtà. «I dati sui voti per fasce d’età, condizioni economiche, provenienza geografica denunciano clamorosamente la separazione tra il Pd e il Paese reale. Per farla breve – scrive – , confermano tutti i luoghi comuni che ci inseguono da qualche anno, a partire dalla definizione di partito della Ztl e degli anziani. Mentre siamo deficitari sia tra i giovani sia nel ceto medio basso, un fatto grave per una forza di centro sinistra». Non mancano imputazioni di certo maschilismo, seppure si promuove con convinzione la parità di genere. Tuttavia De Micheli, crede nel Pd. «Non voglio negare i meriti storici in questa Repubblica e ella storia recente». E ancora: «Ai padri nobili voglio bene ma è arrivato il tempo di cambiare». Per questo si candida, «perché amo tantissimo il mio partito» Ma «serve un partito nuovo, concretamente popolare, nella rappresentanza, nelle idee e anche nei comportamenti». Prefazione dello scrittore Maurizio De Giovanni.