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Porto Marghera. Boldrini e Ferrazzi, tavolo Mise – Transizione sia convocato subito. Eni sia più trasparente

ROMA, 8 APRILE.  «Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha annunciato oggi in Senato l’istituzione di un Tavolo interministeriale su Porto Marghera, al quale siederà anche il ministero della Transizione ecologica. E’ finalmente una notizia certa e positiva. Noi pensiamo però che Eni debba essere più trasparente sulle politiche industriali e anche più inclusiva nel rapporto con i territori, visto che il Petrolchimico di Porto Marghera è fondamentale per il quadrilatero della chimica e quindi anche per Ravenna, Ferrara e Mantova e la transizione ecologica deve essere affrontata anche dal punto di vista delle ricadute occupazionali». Lo dicono i senatori del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità eletta a Ferrara e Andrea Ferrazzi, capogruppo dem nella Commissione Ambiente eletto a Venezia, intervenuti in Aula per il question time in merito all’impianto di cracking di Porto Marghera, di cui Eni ha annunciato la dismissione a partire da aprile 2021. «Siamo consapevoli che Porto Marghera ha bisogno di transizione ecologica – continuano i due senatori – ma è necessario conoscere il piano industriale, finora sconosciuto, per capire quali saranno concretamente gli assetti occupazionali, ambientali ed economici del nuovo corso concepito da Eni, nell’ambito del quale è stata annunciata la chiusura dell’impianto di cracking di Porto Marghera. Ci auguriamo dunque che il tavolo di cui ha parlato oggi il ministro Giorgetti venga convocato al più presto per discutere concretamente, con tutti gli attori coinvolti e le parti sociali, degli interventi di politica industriale a cui sta pensando Eni, con obiettivi concreti di investimento e relative ricadute economiche, ambientali e occupazionali. Noi continueremo il pressing parlamentare».

Roma, 8 aprile 2021