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Presentata alla Sala Nassirya del Senato la mostra CICATRICI

ROMA, 12 LUGLIO. «Il concetto di sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto in riferimento alla malattia oncologica, va declinato con specifici contenuti, oltre i numeri e le statistiche. Perché sia efficace e raggiunga una maggiore platea possibile, uscendo dai confini medico-paziente, lo strumento dell’arte è potente quanto e più delle parole». Così la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, oggi, in conferenza stampa alla Sala Nassirya del Senato, per la presentazione di Cicatrici, alla Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdini della Camera  fino al prossimo 22 luglio. In mostra sono 32 scatti di Federica Veronesi e Stefano Pesaro ad altrettante donne di ogni età, guarite o ammalate di tumore al seno e immortalate coperte da drappeggi che lasciano intuire la ‘ferita’.  Boldrini,  che di recente ha presentato, proprio con Sileri, il DDL sul Diritto all’oblio per i malati oncologici oggi incardinato in Commissione Giustizia e che da anni si batte per il registro dei tumori, le Breast Uited (centri multidisciplinari di senologia), il reinserimento lavorativo di chi è colpito dalla malattia oncologica, ha fortemente voluto l’esposizione (progetto A.N.D.O.S Ferrara) «perché manda un messaggio di forza universale». Presente anche il Sotto Segretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha sottolineato come la malattia non sia «un fatto individuale ma chiami in causa l’individuo, i famigliari, la società». A sostenere la rassegna sono IPUE – Istituto di Psicologia Umanistico Esistenziale, diretto da Antonella Filastro e il Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’università di Ferrara, diretto da Luigi Grassi (Presidente onorario della Società Italiana di Psiconcologia e coordinatore della sezione di psiconcologia della World Psychiatric Association). Da Filastro la convinzione che «la cicatrice, nell’obiettivo che la mostra si prefigge,  non è solo l’immagine di una sofferenza, ma è anche la rappresentazione della sua fine, della sua conclusione, della sua cristallizzazione nello spazio del passato». La cicatrice diventa segno di un nuovo e sfidante significato. Parole confermate da Grassi secondo cui «la fotografia  mette a nudo la forza e la dignità che le donne dimostrano, esponendosi e al tempo stesso rendendo palpabile il ruolo chiave che ha la dimensione psichica e relazionale in oncologia, mai sufficientemente sottolineata». Alla realizzazione della mostra ha collaborato anche A.N. D.O.S nazionale, che per voce della Presidente, Flori Degrassi, rimarca l’importanza della percezione del proprio corpo nel processo di consapevolezza».

 La mostra è accessibile fino al 22 luglio, dalle 10 alle 19.30.