Grazie alla spinta propulsiva di ANCI che lanciato una raccolta firme in tutta Italia per coinvolgere i cittadini sull’importanza dell’educazione civica nelle scuole e grazie al contributo dei vari gruppi politici, tra cui il PD, che si sono fatti promotori di questa doverosa istanza, la Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato che reca l’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Da subito ho condiviso questa importanza campagna lanciata e sostenuta da ANCI, tant’è che ho presentato anche io un disegno di legge che nel corso della discussione in Senato sarà abbinato al testo votato dalla Camera.
È diventato urgente il recupero di una dimensione educativa che formi i giovani ai principi che consentono lo sviluppo civile della società, la cura dei legami di coesione sociale, mentre si assiste da anni a un progressivo indebolirsi del rispetto reciproco e del senso di responsabilità. Nella scuola il lavoro degli insegnanti è sempre più difficile e l’apprendimento degli studenti più faticoso. Non possiamo più rinviare l’obiettivo di insegnare ad essere cittadini facenti parte di una comunità. Qualunque esperienza di cittadinanza ha il suo legame fondante con la storia della comunità, perciò questo legame deve essere declinato attraverso il valore della memoria, l’affermazione dei valori della pace, della libertà e della fratellanza nella coscienza dei giovani. La scuola, già molto attiva su questi temi, è il luogo per eccellenza dove si formano le coscienze future, e quindi c’è una responsabilità intrinseca di cui si deve tener conto.