On. Boldrini: confermata candidatura al Senato.

In questi giorni, alla luce della mia confermata candidatura nel collegio plurinominale Senato E. Romagna 2, che comprende il territorio dell’Alto Ferrarese, Modena, Reggio, Parma e Piacenza, mi sento spesso chiedere ‘cosa farò’.
La risposta è semplice: continuerò a lavorare come sempre ho fatto, nelle modalità sempre attuate, le stesse che mi hanno consentito di focalizzarmi in questi anni su temi a me cari come medicina e sanità., senza perdere di vista le altre istanze.
Continuerò a lavorare per fare conoscere i risultati raggiunti dal Governo per il Paese e per conseguirne di ulteriori. Sul fronte diritti – dalle leggi sulle unioni civili al testamento biologico – abbiamo recuperato un gap culturale importante.
Reso più civile il nostro Paese. Eppure una certa parte politica ha già annunciato l’intento di abolirle. Non si può ammettere di arretrare. Noi tutti abbiamo bisogno di guardare al futuro con serenità.
E la serenità è fatta di diritti, tutele lavorative, assistenziali, prospettive. Sento la responsabilità, e anche la fierezza, per questa candidatura in un clima in cui pare prevalere la sfiducia. Ma quando io mi confronto, direttamente con le persone, la voglia di partecipare, la consapevolezza del peso del proprio voto, seppure talvolta espressa con rabbia, io la sento.
C’è bisogno di fiducia e io la voglio trasmettere.
Non abbiamo bisogno di disfattismo che porta a pensare, come conseguenza, a vedere tutto negativo.
Non nego che ci siano problemi, ma ritengo che molti di questi sono già stati affrontati e dobbiamo solo continuare sulla strada intrapresa per vederne i risultati che sono certa ci saranno e saranno anche più evidenti.
Perché credo in una politica che non si rassegna ad essere reputata distante dalla collettività. Questo è il pregiudizio che va abbattuto. E in una ottica di continuità, sono pronta a portare avanti il mio impegno.
#avanti

Rendiconto sull’attività parlamentare di Paola Boldrini

Sabato 20 gennaio l’Onorevole Paola Boldrini ha presentato, a Ferrara, il Bilancio sull’attività parlamentare svolta dal 2015 ad oggi.

Ecco il rendiconto in pdf: https://www.paolaboldrini.it/wp-content/uploads/2018/01/Paola-Boldrini-rendiconto.pdf

Allegati
https://www.paolaboldrini.it/elezioni-boldrini-pd-pronta-per-il-bis-il-mio-lavoro-per-il-partito-e-per-il-territorio

https://www.paolaboldrini.it/paola-boldrini-pd-pronta-per-un-bis-ecco-il-mio-bilancio-intervista

https://www.paolaboldrini.it/wp-content/uploads/2018/01/21genn-resto.png

Elezioni. Boldrini (Pd) pronta per il bis: “Il mio lavoro per il partito e per il territorio”

Elezioni. Boldrini (Pd) pronta per il bis: “Il mio lavoro per il partito e per il territorio”

La deputata uscente traccia il bilancio dei suoi tre anni alla Camera: “Soddisfazione per la ricandidatura”

di Mattia Vallieri

“Ieri abbiamo avuto una direzione lunghissima dove ho avuto grande soddisfazione dal mio partito che ha apprezzato quello che ho fatto in questi anni ed è stata indicata la mia persona come candidata per le prossime elezioni. Ci sono stati attestati di stima che mi hanno gratificato”. Sono queste le parole di Paola Boldrini il giorno dopo la direzione provinciale del Pd che ha definito la sua ricandidatura per la prossima legislatura.
Ora ci sarà uno step ulteriore in quanto il regolamento sulla stesura delle liste Pd “prevede un passaggio successivo a livello nazionale” ma, sottolinea Boldrini, “in primis dobbiamo vincere le elezioni e ci spingeremo a farlo tutti insieme”.

È la stessa deputata, a margine della conferenza stampa di rendicontazione della sua attività parlamentare di tre anni, a ricordare le difficoltà iniziali: “Il mio compito l’ho eseguito e ho dimostrato il mio impegno. Arrivare a legislatura iniziata, dover imparare tutti i meandri e le relazioni necessarie per portare avanti i provvedimenti è un lavoro incessante in cui non devi perdere un minuto. È un lavoro che ho imparato e che mi piacerebbe mettere a frutto ripartendo con la nuova legislatura e con un bagaglio che favorirebbe il mio partito ed il mio territorio. Io vedo un investimento nella mia persona”.

Quello della rendicontazione dell’attività parlamentare è, secondo Boldrini, “un atto dovuto da rendere a tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere quello che ho fatto in questi tre anni. Questo rendiconto è stato focalizzato maggiormente sul tema che mi sta più a cuore che è quello della sanità, essendo io in commissione affari sociali e sanità, e sono gli argomenti che mi hanno da sempre accompagnato fin dai miei percorsi precedenti. Ho anche trattato altre tematiche quando i cittadini mi chiedevano di seguire altre problematiche: raccoglievo le istanze e poi cercavo di trovare le soluzioni attraverso provvedimenti ex novo o cercando soluzioni su provvedimenti già esistenti”. E ancora: “Questa presentazione – prosegue la deputata Pd – non è richiesta da statuto o da prassi parlamentari però mi sembrava doveroso farla. Questo anche per sfatare chi dice che in Parlamento non si lavora e dimostrare invece che c’è tanta gente che lavora con cognizione di causa. Dovrebbe essere il compito di tutti i parlamentari rendicontare la propria attività in modo che i cittadini vedano cosa viene fatto in Parlamento. Le persone si stanno allontanando dalla politica e la politica ha il compito di fare un passo verso i cittadini”.

Nella brochure di presentazione dell’attività di Paola Boldrini spunta sicuramente il dato delle presenze in aula che supera il 90%: “Sono d’accordo con Renzi quando dice di legare lo stipendio del parlamentare alla sua partecipazione in aula e avevamo messo nella riforma costituzionale che ci deve essere un minimo di presenza come a scuola. Le mie assenze sono state involontarie e dovute a missioni, come quella fatta per conto della commissione sugli effetti dell’uranio impoverito, o per appuntamenti con funzionari o ministri che inseguivo da tempo per portare a casa un obiettivo o provvedimento. Dopo di che c’è gente, non voglio fare nomi ma andate a verificare nei siti, che vedo 3 o 4 volte nell’arco di un mese in aula”.

“In virtù del bicameralismo perfetto ci sono parecchie leggi che sono rimaste al palo in Senato che avranno priorità per la nuova legislatura”, spiega la deputata Pd, riferendosi in particolar modo “allo ius soli che è un mancato provvedimento che è stato strumentalizzato fino in fondo in contemporanea all’emergenza migratoria”, mentre, “un’altra norma che doveva terminare e che è molto importante per il nostro territorio è il collegato agricolo che conteneva la legge sulla pesca. Noi abbiamo un territorio con un litorale dove i pescatori attendevano questo provvedimento per sanare situazioni che si erano venute a creare”. Nel rendiconto presentato non mancano poi “le cose che mi piacerebbe portare avanti se dovessi tornare in Parlamento. Tra queste c’è il tema di completare l’inserimento della fibromialgia che in Italia riguarda 2 milioni di persone e a Ferrara 2 o 3 mila persone”.

“Portare a casa il testamento biologico è stato un grande risultato raggiunto con tanta passione” dichiara Boldrini, ribadendo l’importanza anche della “volontà politica per raggiungere questo traguardo. Ci sono dei stati dei compromessi, come per le unioni civili, che non hanno completato la legge ma intanto ce l’abbiamo. In questa legislatura abbiamo ottenuto tantissimi provvedimenti sui diritti che vanno perfezionati ma migliorare una legge piuttosto che iniziarla è tutta un’altra cosa”.

Fonte: Estense.com

Paola Boldrini (Pd) pronta per un bis: “Ecco il mio bilancio” – INTERVISTA

Paola Boldrini (Pd) pronta per un bis: “Ecco il mio bilancio” – INTERVISTA

 Tempo di bilanci per la deputata ferrarese Paola Boldrini, che oggi ha presentato i risultati del suo operato nei tre anni in Parlamento.

Ma la Boldrini guarda anche avanti, alle imminenti elezioni, perché lei è una probabile candidata alla prossima legislatura.

 

 

La ferrarese Paola Boldrini sarà, probabilmente, una candidata nelle liste del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche del prossima 4 marzo. Bisognerà attendere l’ufficialità con la stesura delle liste. Ma venerdì, durante la direzione del PD, è emerso il suo nome.

“Un attestato di stima per quello che ho fatto negli ultimi tre anni in Parlamento”: questo il commento a caldo della deputata ferrarese che sabato mattina ha presentato il bilancio del proprio mandato. Paolo Boldrini, candidata alla Camera dei Deputati nelle ultime elezioni politiche del 2013, terza dei non eletti, il 12 gennaio del 2015 venne eletta deputata in seguito delle dimissioni di Emma Petitti, nominata Assessore regionale al Bilancio nella nuova giunta dell’Emilia-Romagna presieduta da Stefano Bonaccini.

Un’entrata in Parlamento in corsa: con oltre il 90% delle presenze in tre anni, Paola Boldrini si è impegnata soprattutto su temi legati alla sanità. Ora, Boldrini, spera di poter continuare il suo lavoro avviato in questa Legislatura nel caso tornasse in Parlamento dopo le elezioni del 4 marzo prossimo.

 Telestense

Presentata a Ferrara la rete nazionale per la talassemia Sede Avis, Corso della Giovecca 165

Presentata a Ferrara la rete nazionale per la talassemia
Sede Avis, Corso della Giovecca 165

E’ stata istituita, da parte del Ministero della Salute, con la legge di bilancio 2018, la rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie, presentata ieri, 16 gennaio, a Ferrara, alla sede cittadina dell’Avis, alla presenza di Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Cns (Centro nazionale sangue) dell’Istituto Superiore di Sanità; dell’onorevole Pd, Paola Boldrini; del presidente provinciale Avis, Davide Brugnati; della vicepresidente dall’Alt (Associazione Lotta alla Talassemia – Rino Vullo), Alessandra Mangolini.

A farne parte saranno i centri di cura e le reti regionali già esistenti, tra cui Ferrara, Centro Hub per l’Emilia Romagna. L’obiettivo è definire linee guida specifiche per la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e dei percorsi di assistenza. In sintesi, per l’omogeneizzazione delle prassi per una patologia che colpisce circa 7mila persone in tutta Italia. L’istituzione della rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie, è stata inserita in uno degli articoli della Legge di Bilancio appena approvata dal Parlamento, e permetterà una migliore e omogenea gestione dei pazienti, che hanno bisogno di cure continue con l’infusione di non meno di 2 unità di sangue ogni 15-20 giorni. Nello stesso provvedimento sono state inserite le norme che definiscono i nuovi compiti del Centro Nazionale Sangue. «L’articolo della legge impegna ancora di più il Cns, in collaborazione con le Regioni, a rafforzare, in tutto il territorio nazionale, la garanzia di uniformi e rigorosi livelli di qualità e sicurezza dei processi produttivi attinenti alle attività trasfusionali», spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Cns (Centro nazionale sangue) dell’Istituto Superiore di Sanità. «Il Cns, infatti, collaborerà con le Regioni nei percorsi di autorizzazione e accreditamento delle Strutture trasfusionali al fine di garantire livelli elevati e omogenei di qualità e sicurezza del sangue e dei suoi prodotti per tutti i pazienti che hanno bisogno di sangue o di farmaci derivati, a partire da quelli talassemici. Questo consentirà anche di rendere più omogenea l’organizzazione delle Strutture trasfusionali sul territorio nazionale. Queste Strutture, infatti, dal 2018 dovranno confrontarsi con requisiti più sfidanti contenuti nelle Good Practice Guidelines che dovranno essere adottate recependo una direttiva europea nel mese di febbraio 2018». Un successo che parla anche ferrarese dato che grande supporto è giunto dall’Alt (Associazione Lotta alla Talassemia – Rino Vullo), che ha lavorato a stretto contatto con la deputata Pd, Paola Boldrini, che si definisce «soddisfatta del risultato». Presieduta da Valentino Orlandi (Presidente anche di UNITED, la federazione che riunisce a livello nazionale tutte le associazioni), l’Alt – rappresentata da Alessandra Mangolini – conta a Ferrara 150 soci, per circa 300 pazienti. Con borse di studio a giovani medici, campagne informative, supporto ai famigliari dei malati, promuove l’attività del centro, presente in forma di Day Hospital all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, accreditato dal Ministero e in rete dal 2005. Da Boldrini e Orlandi il ringraziamento va ai donatori di sangue, quindi all’Avis, senza il cui supporto «per noi – dichiara Orlandi – non ci sarebbe vita». «Il nostro obiettivo – conferma il Presidente Provinciale Avis, Davide Brugnati – è prioritariamente quello di garantire a tutti i pazienti malati di talassemia le sacche necessarie per le loro terapie. Le nostre quotidiane attività vanno nella direzione di sensibilizzare il maggior numero di persone verso il dono del sangue e plasma e quindi rafforzare l’autosufficienza provinciale e regionale. I nostri punti raccolta, accreditati, applicano precise procedure nel rispetto della sicurezza e della tracciabilità».

Boldrini su aumento organico Vigili del Fuoco

Meno Vigili del fuoco precari. Succederà a breve anche a Ferrara, con l’approvazione della legge di bilancio che di fatto ha recepito l’emendamento – sottoscritto anche dalla deputata ferrarese Pd, Paola Boldrini – teso all’incremento delle assunzioni nel corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Una novità che per il territorio ferrarese si traduce in numeri importanti: i lavoratori precari coinvolti sono infatti 60 nella sede centrale, 10 nel distaccamento di Copparo, altrettanti in quello di Bondeno. Ottanta complessivi. Un risultato importante, per il Comitato Uilpa Precari Vigili del Fuoco, che in una nota ufficiale si dichiara «soddisfatto del risultato raggiunto», parla di «riconoscimento» e ringrazia gli onorevoli coinvolti (oltre a Boldrini, Emanuele Fiano, Marilena Fabbri, Ettore Rosato) «per il lavoro svolto». Altrettanto soddisfatta Boldrini, che mette l’accento sul fatto che «esiti tanto importanti sono frutto, sempre, della collaborazione con le realtà coinvolte. Era un traguardo irrinunciabile, tanto più che parliamo di lavoratori impegnati ogni giorno sul fronte della sicurezza».

La medicina di genere è legge – Intervista all’On. Boldrini

Approvato il 22 dicembre al Senato, il disegno di legge Lorenzin contiene all’articolo 3 anche il progetto di legge sulla medicina di genere che diviene così legge dello Stato.

Prima firmataria del progetto sulla medicina di genere è la parlamentare ferrarese Paola Boldrini che ci presenta il significato di questa velocissima approvazione e le sue conseguenze sul sistema sanitario nazionale e più concretamente sulla salute dei cittadini in un’intervista rilasciata al primo appuntamento con “A tu per tu” del nuovo anno.

Sentiamo un flash dell’intervista che andrà in onda venerdì 5 gennaio alle ore 22.10 su Telestense.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=sdMt3IIEubI&feature=youtu.be

Fonte: Telestense.it

La Medicina di genere è legge!

«Sono oltremodo soddisfatta. E’ stato raggiunto un traguardo fondamentale in termini scientifici e culturali». Così la deputata Pd, Paola Boldrini, commenta l’approvazione, ieri (venerdì), in Senato, del DDL Lorenzin, contenente all’articolo 3 – tratto dalla proposta di legge di cui Boldrini è stata prima firmataria – , l’attuazione e la diffusione della Medicina di Genere. «Medicina di genere – sintetizza Boldrini – che entra di diritto nel sistema sanitario nazionale». «E’ un risultato frutto di anni di capillare lavoro per fare comprendere l’importanza di un approccio alla diagnosi e alla cura che tenga conto delle differenze tra uomini e donne. Lo sforzo è stato immane, ma ne è valsa la pena, a conferma che è stata intercettata una necessità e che si andrà a colmare una lacuna. Con una vera e propria innovazione nella ricerca, nella formazione, nella didattica». Bodrini non manca di ricordare «il grande contributo dell’Università di Ferrara e dell’Ausl. «Un successo – la chiosa – che parla anche della nostra città».