Una giornata emozionante quella di oggi, le ultime votazioni e il saluto a tanti colleghi incontrati in un percorso speciale della mia vita iniziato 3 anni fa!
Ricordo bene quando, proprio il Natale del 2014, mi diedero la notizia che sarei entrata in Parlamento, smarrimento e contentezza mi hanno accompagnato in quei giorni.
È stato un percorso incredibilmente ricco di avvenimenti in una legislatura, la XVII, che sembrava dovesse finire da un momento all’altro, ma che ha prodotto tantissimi provvedimenti che attendevamo da anni – dopo di noi, autismo, terzo settore,r esponsabilità professionale, ddl lorenzin, cyberbullismo, testamento biologico, cannabis terapeutica, contrasto alla povertà, unioni civili, divorzio breve, sostegno agli orfani di femminicidio, norme in stabilità sul cargiver e educatori professionali è molto altro – nel segno di un riformismo concreto e non ancora ultimato.
Sono soddisfatta, oggi in particolare modo dopo l’approvazione del DDL Lorenzin al Senato che contiene anche la proposta di legge di cui sono prima firmataria sull’applicazione della Medicina di Genere nel SSN, ma sono consapevole che molta strada è da percorrere e, dopo attenta valutazione, sicura che correttivi sono da fare.
Sono però convinta che il Partito Democratico è l’unica forza politica che potrà proseguire la strada del riformismo per cambiare questo paese che forse di essere cambiato, a volte non ne ha tanta voglia.
La Medicina di Genere è legge!!
“Grazie al Pd se ce l’abbiamo fatta!!
La Medicina di Genere è legge!!!!!
Approvato al Senato il DDL Lorenzin che all’art. 3 prevede l’applicazione della Medicina di Genere!
Un provvedimento importante, atteso da 12 anni da molte categorie di professionisti della sanità.
Sono molto soddisfatta!”
Costituzione della Repubblica Italiana, 70 anni!
Ad inizio dell’ultima seduta di questa XVII legislatura, la Presidente Boldrini ha ricordato che 70 anni fa, il 22 dicembre 1947, l’assemblea Costituente ha approvato la “Costituzione della Repubblica italiana”
Abbiamo fatto un lungo applauso per ricordare questo avvenimento storico della nostra Repubblica Italiana, consapevoli però che per la reale applicazione della 1a Legge fondamentale dello Stato dobbiamo fare ancora molto!
Boldrini su Ius Soli
«Il fatto che con difficoltà, lo Ius Soli, alla luce di tutti gli emendamenti presentati, passerà in questa legislatura, non significa che non si debba continuare ad approfondire l’argomento per inserirlo subito nell’agenda politica del prossimo Governo». E’, in sintesi, quanto ha sostenuto la deputata Pd, Paola Boldrini, all’incontro tematico tenutosi sabato sera a Cento, nella sede del circolo locale, presieduto dal segretario Ivan Grechi. Con Boldrini, Mattia Franceschelli, responsabile dei diritti del circolo centese, e il giornalista Brahim Maarad, di origine marocchina, musulmano, da anni impegnato sul fronte del mondo arabo e delle migrazioni, che ha raccontato la sua esperienza – e la sua amarezza – di professionista e cittadino non ancora riconosciuto. Maarad ha rivelato le difficoltà, anche burocratiche, per l’esercizio del suo stesso mestiere. Boldrini, ha invitato i presenti e chiunque a «leggere il testo dello Ius Soli», così da comprendere l’entità della strumentalizzazione che è stata effettuata da parte degli oppositori approfittando, anche, dell’ondata di migranti giunti in Italia. Ha spiegato la differenza tra Ius Soli, che riguarda i minori nati in Italia da genitori stranieri, e Ius Sanguinis, che riguarda chi può chiedere la cittadinanza in virtù di famigliari che ne siano in possesso, anche se nati al di fuori del territorio italiano. «Come testimonia la storia di Maarad, è importante non rinunciare a conoscere, ad approfondire. Quando parliamo di Ius Soli parliamo di minori – la chiosa di Boldrini- che già vivono la quotidianità con altri minori e che hanno il diritto di sentirsi inclusi, per divenire adulti che amano il nostro Paese».
Auguri di Buon Anno!
“Eccoci di nuovo alla fine di un anno, il 2017!
Ognuno di noi avrà un bel ricordo da portare con se nel nuovo anno che sta per arrivare.
Auguro a tutti voi di realizzare ciò che desiderate nel nuovo anno da portare come bel ricordo negli anni futuri.
Buon 2018 a tutti!!”
Boldrini, question time su danni in superstrada
Superstrada. «La prossima settimana, condizioni metereologiche permettendo, l’Anas provvederà alla chiusura della carreggiata in direzione Porto Garibaldi (quella opposta al tratto del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, in direzione Ferrara, su cui sono appena state fatte le opere di ripristino a causa di una tubatura rotta) per tre giorni, al fine di consentire l’esecuzione di ulteriori lavori». Ancora, «l’Anas informa che nel corso del 2017 lungo il raccordo sono stati completati 3 lavori di rifacimento delle pavimentazioni e di sostituzione delle barriere di sicurezza, in tratti saltuari, per un investimento complessivo di circa 3, 53 milioni di euro. Inoltre, la società ha inserito ulteriori 3 interventi per complessivi 7,89 milioni di euro, che si prevede di avviare, compatibilmente con le condizioni metereologiche, nei primi mesi del 2018». E’ la risposta ricevuta dalla deputata Pd, Paola Boldrini, al question time da lei presentato insieme al collega Enrico Borghi al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, accogliendo l’appello dei sindaci di Voghiera, Masi Torello, Ostellato, Fiscaglia e Comacchio, che chiedevano un incontro urgente con Anas per poter predisporre un piano di messa in sicurezza dell’infrastruttura. Soprattutto dopo la rottura di una tubatura, poi ripristinata, lo scorso 13 novembre, che ha comportato la parziale chiusura del tratto. Con disagi annessi. Boldrini ha messo nero su bianco pericolosità e vulnerabilità di un tratto di «rilevante importanza per l’intera provincia di Ferrara». Un’arteria «percorsa ogni giorno da migliaia di utenti; connessa con il resto della rete stradale e autostradale; su cui insiste un’area industriale con oltre 30 aziende per complessivi 1500 dipendenti. Oltre che l’ospedale di Cona, punto di riferimento del capoluogo e dei Comuni del Delta ferrarese». L’auspicio, a fronte delle garanzie ricevute, è che «le opere previste per il 2018 siano concordate con i sindaci del territorio e mettano in effettiva e definitiva sicurezza il tratto e siano effettuate nel rispetto della stagione turistica in partenza a primavera».
Boldrini su violenza contro le donne
Boldrini su violenza contro le donne
Boldrini su violenza contro le donne
«Nell’imminenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre oggi (sabato), 25 novembre, mi preme esplicitare quanto è contenuto nel piano nazionale strategico contro la violenza 2017-2020 del Governo, elaborato dal Dipartimento Pari Opportunità e in corso di approvazione. A conferma che l’impegno non è solo nel contrastare l’emergenza, ma nel prevenirla, così come indicato nella Convenzione di Istanbul ratificata dall’Italia nel 2013. Attuando al contempo tutte le azioni necessarie per supportare chi è vittima di violenza: fisica, sessuale, domestica, psicologica. E tutte quelle, altrettanto necessarie, per educare alla non violenza, quindi a non infliggerla e a non subirla. E qui, l’educazione ai più giovani., è fondamentale. Per questo il piano prevede bandi per le scuole, dove il lavoro grosso deve essere fatto anche sul rapporto tra minori e social media. Ma il concetto di formazione viene spalmato anche sugli adulti, quindi su chi, per professione, tratta la materia, in primis le forze dell’ordine, i giudici, i magistrati. Su questo fronte, stiamo lavorando proprio sulla realizzazione di protocolli per giungere alla prova unica di reato, per contenere il disagio di chi denuncia, consapevoli che la vergogna è un sentimento che frena. Ancora, i media, a cui arrivano i fatti più eclatanti, non quelli vissuti nel silenzio, devono aprire alla riflessione su come raccontare episodi di violenza. Bisogna creare un terreno di lavoro comune, anche perché stiamo assistendo a una recrudescenza – i dati Istat parlano chiaro, con 6,7 milioni di vittime – che sembrerebbe senza soluzione di continuità. E così non deve essere. Per questo, nel piano triennale, sono cresciute le risorse per i centri antiviolenza; sono aumentate le case rifugio; sono stati stanziati fondi per i centri per gli uomini maltrattanti; si mira a una omogeneizzazione dell’attuazione del Codice Rosa su tutto il territorio nazionale. Aspetto di grande rilevanza, il piano in approvazione è stato condiviso con le Regioni, con l’Anci, con le associazioni dedicate, i sindacati. L’osservatorio nazionale di raccolta dati sarà in collaborazione con l’Istat e il Cnr. Il passo in più sarebbe da effettuare a livello europeo, dove l’attenzione dei singoli Paesi è differente e dove servirebbe invece una visione comune. L’attenzione va mantenuta alta, sempre, perché come ci ricorda la Convenzione di Istanbul non è una questione di politica, ma di diritti, di umanità».
Paola Boldrini, deputata Pd
Servizio RAI: Amianto sotto coperta
FuoriTG: AMIANTO SOTTO COPERTA
Almeno 600 marinai sono morti per avere lavorato a contatto con enormi quantità di amianto. Le bonifiche delle navi sono ancora in corso, ma intanto la giustizia ha riconosciuto la correlazione tra amianto e malattie, dando luogo ai primi risarcimenti. Allo stesso modo, una recente sentenza ha accertato per la prima volta il nesso causale tra i tumori polmonari che hanno colpito tre militari e l’esposizione al radon nella base Nato in cui lavoravano. Ma c’è ancora molta strada da fare. FuoriTg, lo spazio quotidiano di approfondimento del Tg3 a cura di Mariella Venditti. Ospiti di Maria Rosaria De Medici l’onorevole Paola Boldrini, membro della Commissione Difesa della Camera e segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito, e l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto.
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Boldrini invita donne ad effettuare martedì test per diabete
«Ricorre oggi, (martedì), la Giornata Mondiale del diabete, patologia di cui a Ferrara e provincia sono affette – dati Ausl 2016 – oltre 22 mila persone, il 55 per cento uomini, il 45 per cento donne. Eppure sono proprio queste ultime, come sottolineano l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le associazioni scientifiche competenti, le più vulnerabili. Due su cinque sono in età fertile e con più difficoltà vivono la gravidanza. Ancora, una gravidanza su sette è caratterizzata dal diabete gestazionale, con importanti conseguenze per se stesse e per i nascituri. A loro, col tema ‘Le donne e il diabete: il nostro diritto a un futuro sano’ e il focus sul diabete gestionale, la Giornata odierna dedica particolare attenzione, parlando esplicitamente di favorire un equo accesso alla cure per quelle che ne sono colpite o che sono a rischio sviluppo. Come deputata, non posso che esprimere soddisfazione per le tante iniziative messe in campo anche sul nostro territorio, dai controlli gratuiti della glicemia effettuati venerdì scorso dall’Azienda sanitaria alla Casa della Salute San Rocco a quelli che eseguiranno oggi le farmacie. Appuntamenti tesi ad informare, anche, sulle differenze tra tipo 1 e 2, tanto più che quest’ultimo può essere ‘limitato’ con corretti stili di vita, motivo per cui la precoce prevenzione è di assoluta importanza. E come deputata, prima firmataria di un progetto di legge sulla Medicina di Genere inserito nel DDL Lorenzin approvato nelle scorse settimane alla Camera e per cui auspico il veloce avallo del Senato, corre l’obbligo di ricordare che proprio il diabete rientra tra le patologie che richiedono differenti cure a seconda che a soffrirne siano maschi o femmine. Perché diversa – a confermarlo sono autorevoli studi condotti dal Gruppo Donna Nazionale AMD (Associazione Medici Diabetologi), per la cui collaborazione negli anni ringrazio l’attuale coordinatrice, Patrizia Li Volsi, e Valeria Manicardi, che l’ha preceduta – è la risposta ai farmaci, tastati principalmente su uomini. Oltre al fatto che al femminile sussiste purtroppo un certo stigma che impedisce, soprattutto alle più giovani, di intraprendere percorsi mirati e di realizzare l’obiettivo ‘salute’. Ecco perché oggi invito tutti, e soprattutto le donne più reticenti, a recarsi nelle farmacie ad effettuare il test. E’ una forma di amore verso se stesse. E’ un modo concreto di fare prevenzione. E’ uno strumento per dare, in materia di sanità, risposte sempre più puntuali nel rispetto di entrambi i generi».
Paola Boldrini, deputata Pd