La Cefalea è malattia sociale. Boldrini : «Pazienti più tutelati»

Roma, 8 luglio. «Oggi il Senato approva in via definitiva il testo unificato di due proposte, una della Lega e una del Pd, provenienti dalla Camera, che ha due obiettivi primari: includere la cefalea primaria cronica tra le malattie sociali e individuare metodi innovativi da sperimentare per contrastare questa penosa condizione. La cefalea non è un mal di testa passeggero, ma una tra le malattie più invalidanti, con alti costi sociali ed economici. Con questa legge chi ne soffre potrà godere di tutele sociali e lavorative». Lo dice la senatrice del Pd Paola Boldrini, capogruppo dem in commissione Sanità e firmataria di uno dei ddl. «Nel mondo il 12% delle persone soffre di cefalea cronica, in Italia parliamo di 8 milioni di persone, in prevalenza donne – spiega Boldrini – Chi ne soffre ha una vita molto complicata, spesso non viene creduto e deve ricorrere ad antidolorifici senza effetti nel lungo periodo, con un costo annuo calcolato in 2 mila e 600 euro a paziente, con gravi difficoltà personali e professionali. Con questa legge la patologia avrà un riconoscimento a livello nazionale, un passaggio obbligato per una diagnosi corretta, attraverso il coinvolgimento dei centri specializzati che stanno sorgendo un po’ dappertutto. Il passo successivo dovrà essere l’inserimento nei Livelli essenziali di assistenza, perché il Ssn sia in grado di garantire su tutto il territorio nazionale diagnosi precoci efficaci, cure e attività di prevenzione e di sensibilizzazione».

L’intervento in Aula. L’audio.

 

Boldrini: «Al Servizio Sanitario Nazionale servono i fondi del Mes».

Roma, 30 giugno.  «Il Pd ha offerto alla politica, alla scienza, all’opinione pubblica 10 punti per utilizzare positivamente gli enormi fondi che potrebbero essere messi a disposizione dal Mes. Punti illustrati dal segretario nazionale, Nicola Zingaretti, ieri su Il Corriere della Sera. Oggi il capogruppo dem al Senato Marcucci propone un Garante che potrebbe sovraintendere alla migliore e più produttiva utilizzazione di questi fondi per il Servizio Sanitario Nazionale: è un’idea che potrebbe essere una garanzia, appunto, per chi nutre ancora dubbi sulla validità delle risorse economiche messe a disposizione dal Mes. Soprattutto se il Garante fosse una persona che identifichi l’idea di primato della salute pubblica con l’utilizzo di specifici indicatori e il relativo monitoraggio dell’utilizzo dei fondi che dimostrino l’effettivo miglioramento della qualità della vita delle persone. Questo credo che l’Ue si aspetti da noi e noi dobbiamo essere pronti». Paola BOldrini, capogruppo Pd Commissione Igiene e Sanità in Senato. 

«Nel Decreto Rilancio c’è una visione globale della sanità»

Roma, 29 giugno. «Gli emendamenti che la Commissione Bilancio della Camera sta approvando sul Decreto Rilancio contengono le proposte migliorative che i gruppi parlamentari del Pd hanno presentato al testo ora in discussione, grazie anche all’ascolto dei parlamentari Pd presenti nelle Commissioni Sanità delle due Camere. Ora registriamo il consenso sia della maggioranza che di parte dell’opposizione. Sono emendamenti che hanno una visione globale ma articolata della risposta nuova e discontinua sia al bisogno di salute che alla ricostruzione del SSN dopo decenni, troppi, di tagli nei finanziamenti nelle strumentazioni e negli organici, con il blocco del turnover. Mi preme evidenziare alcuni risultati, come la valorizzazione dell’intervento dello psicologo nella ricostruzione del benessere di operatori e cittadini dopo il dramma della pandemia e la possibilità di assumere anche gli specializzandi delle altre professioni sanitarie diverse dal medico. Di grande importanza anche il bonus agli operatori sanitari. Sicuramente il lavoro di approvazione del decreto rilancio non è terminato ed altri miglioramenti del testo sono in arrivo». Paola Boldrini, capogruppo Pd in commissione Sanità