Boldrini, interrogazione fusione Comuni

Una interrogazione al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a risposta orale in Commissione Bilancio, per sapere «se il Governo intenda finanziare adeguatamente il Fondo di solidarietà comunale in merito al contributo erariale per l’anno 2019 destinato ai 67 Enti costituiti a seguito di fusioni e incorporazioni». In sintesi, per sapere se le ‘nuove Municipalità’ – nel ferrarese, Fiscaglia, Tresignana, Riva del Po e Terre del Reno – vedranno garantite le entrate previste per il 2019 evitando così di dover tagliare servizi a causa di una ripartizione di risorse statali che risulta oggi insufficiente rispetto ai bisogni dei Comuni, con oscillazioni al ribasso che vanno dal 21 al 58 per cento rispetto a quanto spettante. E’ quella sottoscritta dalla senatrice Pd, Paola Boldrini (presentata dal collega Antonio Misiani) e depositata ieri (mercoledì). Boldrini ricorda che «queste situazioni generano sfiducia nelle istituzioni, perché le fusioni sono state incoraggiate nell’ottica di un risparmio di risorse traducibili in una implementazione dei servizi a favore della collettività, di cui i cittadini – rimarca la senatrice – avrebbero quindi dovuto beneficiare, non avere danno». Il problema, come riporta il documento, era già stato sollevato, «quindi anticipato» dall’Anci. «Ora ci troviamo a dover risolvere una emergenza che tale avrebbe potuto non essere», il commento. Boldrini sposa la proposta del collega alla Camera, Luigi Marattin, di un sit-in, il prossimo 10 luglio, dei sindaci dei Comuni interessati davanti a Montecitorio per sollecitare il Governo a trovare una soluzione definitiva. 

 

Boldrini su Superstrada: “Pensare a metropolitana di superficie”

Boldrini su Superstrada pensare a metropolitana di superficie


«E’ tempo di pensare a soluzioni di lungo respiro e praticabili». Così la senatrice Pd, Paola Bodrini, interviene sulla questione ‘Superstrada’, per la cui manutenzione anche nel recente passato ha presentato interpellanze al Ministero dei Trasporti guidato da Danilo Toninelli affinché intervenisse con Anas per rendere il percorso sicuro a vantaggio di chi – lavoratori e turisti – lo percorre.  «Il fatto che un semplice tamponamento si trasformi in una Odissea come avvenuto domenica è inaccettabile. Sia per gli autisti sia per chi deve prestare soccorso, quindi tanto forze dell’ordine quanto sanitari. La mancanza di una terza corsia rende la Superstrada anacronistica e pericolosa. Forse è tempo – la proposta – di individuare un’altra soluzione, non alternativa ad una trasformazione in autostrada, che rimane auspicabile insieme a un eventuale futuro collegamento con la Cispadana. E parlo di rotaie. Ossia creare un collegamento ferroviario coi lidi. La stessa Regione – sottolinea la senatrice – ha lanciato l’idea della  metropolitana di superficie per collegare i lidi ravennati».  Boldrini sa bene che l’ipotesi potrebbe apparire una provocazione. «So bene però che i tempi per la realizzanda Cispasdana, per cui il dibattito  è sempre aperto, non sono brevi. Come so che ‘dibattito’ sarebbe mettendo il pedaggio sul tratto. E si perderebbero anni. Si può invece intanto avviare un confronto con Fer e il Comune di Comacchio, effettuare uno studio per valutarne fattibilità, costi, modi, tempi. Tra l’altro – chiude Boldrini – a giovarne sarebbe la sicurezza e l’aspetto ambientale, caro al territorio e al futuro dei giovani».

Boldrini, Mercatone Uno, interrogazione sui clienti

Cosa ne sarà dei danari spesi dai clienti del Marcatone Uno? Ossia dei cittadini che hanno fatto ordini e sono in attesa della merce? E’ quel che chiede la senatrice Pd, Paola Boldrini, prima firmataria di una interrogazione presentata venerdì all’indirizzo del Ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. Premesso dunque che il fallimento del colosso ha avuto ripercussioni non solo sui lavoratori, ma anche sugli acquirenti che hanno effettuato pagamenti, «spesso attraverso finanziamenti», per cui stanno continuando a pagare rate; che stanno valutando l’ipotesi di una class action per fare rivalere i propri diritti, Boldrini e i colleghi sottoscrittori chiedono al titolare del Dicastero se non ritenga «doveroso occuparsi», parallelamente alle misure di tutela per i dipendenti che dall’oggi al domani si sono ritrovati senza lavoro, «dei cittadini che, in un rapporto fiduciario – rimarca Boldrini – hanno fatto acquisti allo stesso Mercatone Uno». E aggiunge: «E questo mentre probabilmente i vertici già conoscevano quelle che sarebbero state le sorti del brand».

NO ALLA CHIUSURA DELL’ISTITUTO STATALE PER SORDI DI ROMA

Un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale che rischia di chiudere. È questo il destino in bilico dell’Istituto statale per sordi di Roma il primo in Italia ad ospitare nel 1784 una scuola pubblica per non udenti. L’ultima ancora attiva nel nostro Paese dopo la chiusura di quelle di Milano e di Palermo. Si tratta di un centro specializzato di grande professionalità e prestigio in cui si insegna la Lis la lingua italiana dei segni e che ha una delle biblioteche più fornite d’Europa. Da anni è in una specie di limbo. In attesa di una soluzione che non arriva: l’applicazione della legge Bassanini che risale al 1997, grazie alla quale l’istituto dovrebbe avere la qualifica di “atipico” e beneficiare di risorse economiche destinate, in base a un altro provvedimento del 2000, proprio a questo genere di strutture. Risorse finora fantasma che potrebbero essere utilizzate per dare una boccata d’ossigeno alla struttura e per pagare gli stipendi di quanti ci lavorano, 21 operatori, 10 dei quali sono sordi Ho presentato un’interrogazione per chiedere al Governo di intervenire e scongiurare la chiusura dell’Istituto.

FCA/VM – PROLUNGATA LA CASSA INTEGRAZIONE. CHIEDO AL GOVERNO RISPOSTE CONCRETE

Ho presentato in questi giorni una seconda interrogazione sulla vicenda occupazionale della FCA/VM di Cento. Mi auguro che questa volta il Governo abbia il buon senso e la decenza di rispondere nel merito delle questioni poste e che non faccia come a febbraio scorso quando il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Crippa, ci ha semplicemente ricordato tutte le attività di sostegno al reddito per i lavoratori degli stabilimenti FCA in sofferenza, senza entrare nel merito della gestione degli esuberi, una volta terminata la cassa integrazione. La cassa integrazione proprio in questi giorni è stata prolungata e questo mentre è imminente l’avvio della produzione del nuovo motore (evoluzione V6) che dovrebbe fungere da “polmone” per lo stabilimento centese. E’ sotto gli occhi di tutti che ci sia una qualche relazione tra il perpetrato utilizzo degli ammortizzatori sociali e il recente mancato accordo tra FCA e Renault, ma quello che è più evidente è il fatto che Ministero dello sviluppo economico, come dimostrno a la vicenda della catena “Mercatone UNO” e della Whirpool, non ha affatto presidiato questioni cruciali come quella della VM.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1112835/index.html

PASSA CON VOTO UNANIME IL TESTO DI LEGGE CONTRO LE TRUFFE ALLE PERSONE FRAGILI

Con voto unanime l’aula del Senato ha approvato il testo recante “Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale e altre misure in materia di circonvenzione di persone anziane” che ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva. La circonvenzione degli anziani, per ora, ricade nel reato di truffa previsto dall’art. 640 del codice penale, con pene da uno a cinque anni di carcere e multa da 51 a 1032 euro. Con la nuova legge diventerà un reato autonomo applicabile a chiunque che “abusando della condizione di debolezza o di vulnerabilità dovuta all’età di una persona, induce taluno a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lui o per altri dannoso. Inoltre tutti coloro che approfittano della condizione di debolezza degli anziani per spillare soldi, spacciandosi per venditori o altro, dovranno risarcire integralmente la persona truffata se vogliono usufruire della sospensione condizionale della pena. Si è posto rimedio a un’esigenza che era particolarmente sentita e mi auguro che l’introduzione di questa norma possa funzionare anche da deterrente

http://www.camera.it/leg18/126?leg=18&idDocumento=1908

MEDICINA DI GENERE: VIA LIBERA AL PIANO NAZIONALE DALLA STATO REGIONI

Esprimo viva soddisfazione per il parere favorevole espresso dalla Conferenza Stato Regioni. Un lavoro durato circa un anno e che oggi giunge al suo giusto compimento. Con il parere favorevole di Governo e Regioni, differenze derivanti dal genere trovano un indirizzo coordinato e sostenibile per garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Ssn e si sprona altresì la ricerca e la pratica medica ad assicurare con equità, la tutela della salute in base al genere. Il Piano intende fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per la diffusione della Medicina di Genere attraverso la divulgazione, la formazione e l’indicazione di pratiche sanitarie che tengano conto delle differenze derivanti dal genere. Sono previsti anche obiettivi di genere per i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e verrà istituito un Osservatorio che avrà la funzione di assicurare che l’orientamento della Medicina alle differenze di Genere venga diffuso in modo omogeneo sul territorio nazionale.

SBLOCCA-CANTIERI: SU LEGALITA’ E SICUREZZA SI TORNA INDIETRO

Il governo e la maggioranza M5S-Lega, approvando il decreto cosiddetto “Sblocca-cantieri” hanno prodotto un testo pasticciato, che dà meno certezze alle imprese e crea confusione. Questo decreto non serviva per accelerare le opere, non sbloccherà i cantieri, produrrà solo illegalità, meno sicurezza e garanzie per i lavoratori, più incertezze per le imprese e ritardi per gli ulteriori tempi di attuazione. Mette a rischio la ricostruzione post sisma 2012 con pesanti ricadute anche sul piano occupazionale. I professionisti Invitalia a contratto da fine giugno saranno infatti senza lavoro. La maggioranza ha bocciato l’emendamento presentato dal Pd che avrebbe garantito continuità occupazionale a una ottantina di lavoratori, tra cui una decina di ferraresi, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del Ministero dell’Economia. Tecnici che dal 2012 seguono il processo di ricostruzione ma il cui contratto scade il 30 giugno senza possibilità di proroga a causa del decreto dignità. Una situazione che blocca sia occupazione che ricostruzione. La regione Emilia-Romagna si è comportata in maniera virtuosa riuscendo nel difficile compito di fare tornare il territorio il più vicino possibile alla normalità in tempi celeri. Così invece si lasciano persone sulla strada, incompiuto il percorso, si disperdono competenze acquisite. Inoltre è pericoloso il combinato disposto della riduzione del ruolo dell’Anac, del massimo ribasso, dell’aumento dei subappalti, dell’allentamento delle regole e dei controlli, dell’inserimento nelle gare dei soldi per la sicurezza sul lavoro, della possibilità di nominare commissari straordinari che possono agire in deroga, della moltiplicazione delle centrali appaltanti. Si premia chi spende meno, anche per le retribuzioni e la sicurezza sul lavoro. L’equazione criminogena contenuta in questo decreto è: se si vogliono fare le opere bisogna diminuire le regole. Non è così. Questo decreto è un pericoloso manifesto ideologico che purtroppo farà male all’Italia.

http://www.camera.it/leg18/126?tab=&leg=18&idDocumento=1898&sede=&tipo=

Boldrini, interrogazione su FCA-VM Cento

CENTO. VM. La senatrice Pd, Paola Boldrini ci riprova, «sperando che ad arrivare sia una risposta certa, non parziale,  insoddisfacente e tardiva come quella ricevuta lo scorso febbraio su una interpellanza presentata a novembre 2018».  E annuncia così una interrogazione, che sarà presentata oggi (mercoledì) al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla questione FCA-VM, per cui è stato confermato il prolungamento della cassa integrazione, che giunge così al terzo mese consecutivo, al reparto progettazione e sviluppo. E questo mentre è imminente l’avvio della produzione del nuovo motore (evoluzione V6) che dovrebbe fungere da ‘polmone’ per lo stabilimento centese. Boldrini, temendo come il sindacato che vi sia una relazione tra il perpetrato utilizzo degli ammortizzatori sociali e il recente accordo tra FCA e Renault, chiede a Di Maio quali saranno le conseguenze della fusione per i lavoratori del comparto automotive, quindi anche del territorio. E denuncia come il Mise «evidentemente non presidi abbastanza, come avvenuto, senza spingerci troppo lontano nel tempo, col Mercatone Uno». La chiosa della senatrice: «Spero che il ministro non aspetterà tre mesi per rispondere, dato che il tema lavoro è tanto centrale quanto urgente».

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