“Conferire ulteriore efficacia ai principi della “legge Basaglia”,
rilanciando l’attualità delle linee di fondo e ulteriormente valorizzandole
nell’attuale contesto costituzionale, normativo e sociale. Il disegno di legge
in materia di salute mentale che ho presentato in Senato martedì 14 maggio non
è un’iniziativa legislativa di revisione, ma l’obiettivo che si propone di
perseguire è quello di rilanciare l’applicazione della legge 180/1978,
rafforzarne i contenuti di assistenza effettiva e universale sul territorio
nazionale, confermare la portata di definizioni e principi che non meritano di
mutare ma, al contrario, di essere sviluppati ed estesi. La conseguenza
autentica della scelta che ha compiuto il nostro Paese nel sottoscrivere e fare
proprio il dettato della Convenzione, non può non mettere in campo azioni
attente di vigilanza e promozione, nella concretezza della vita e del governo
quotidiano, di dispositivi organizzativi, campagne culturali, risorse umane
qualificate per affermare e rendere esigibili i diritti delle persone con
disabilità, per sostenere le famiglie, per rendere “visibili” i gruppi sociali
a maggior rischio di discriminazione, esclusione e stigmatizzazione. Si tratta
di un testo al quale hanno lavorato già nella scorsa legislatura alcuni miei
colleghi con il determinante contributo di numerosi esperti, professionisti,
operatori, associazioni e persone che con impegno e competenza si prodigano
quotidianamente per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
delle persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale.
“L’obiettivo, disegnato con chiarezza, è la concreta attuazione,
in tutto il territorio nazionale, di misure adeguate per garantire alle persone
l’effettivo accesso alle cure, ai programmi di riabilitazione, al budget di
salute, a percorsi di emancipazione, alle possibilità di ripresa riconoscendo i
bisogni di ognuno e le storie singolari. Con altrettanta precisioni si
definiscono le modalità organizzative dei Dipartimenti di salute mentale, dei
programmi che questi devono mettere in atto per formulare programmi individuali
per persone avviate a misure di sicurezza, per gestire e orientare il
funzionamento delle Rems. Oggi i servizi di salute mentale versano in gravi
criticità in tutto il territorio nazionale a causa dell’insufficiente
applicazione dei principi e degli orientamenti fissati dalla Legge 180 (che
vanno in tutto e per tutto salvaguardati e promossi), dalla non più trascurabile
riduzione delle risorse, la fragilità dei centri di salute mentale, da
insensati accorpamenti in macroaree dei servizi territoriali, alla assoluta
incertezza delle risposte ai bisogni di cura e di crescita delle persone. Non
abbiamo bisogno di disegni di legge oscurantisti che ci riportano indietro nel
tempo, come è abituato a fare questa maggioranza, ma abbiamo bisogno di
applicare in pienezza le buone norme esistenti.
Foto del Convegno “Un cantiere per la salute mentale” :
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http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/49630.htm